Coldiretti sollecita un
intervento "urgente" alla presidente della Regione, Alessandra
Todde e all'assessore dell'Agricoltura, Gian Franco Satta,
affinché venga istituita una task force regionale con il compito
di sbloccare i pagamenti Pac ancora fermi, soprattutto legati ai
pascoli non riconosciuti per i pagamenti europei e destinati
alle aziende agricole e zootecniche della Sardegna. "Si tratta
di liberare subito circa 25 milioni di euro che mancano
all'appello, a causa dell'ennesima stortura burocratica".
Un intervento rilanciato viste le persistenti e gravi
difficoltà in capo all'ente pagatore regionale e alla Regione
nel liquidare tutte le domande presentate sulla Pac 2024 da
migliaia di allevatori e agricoltori sardi. "Il percorso è
chiaro e già sperimentato e potrebbe risolvere in poco tempo il
blocco dei pagamenti - ricorda Coldiretti - sulla scia di quello
portato avanti dall'unità di progetto istituita nel 2022 e
guidata dall'allora direttore generale dell'assessorato
dell'Agricoltura, Giulio Capobianco, che aveva già dimostrato di
poter erogare in tempi rapidi le risorse allora accumulate e di
fornire un monitoraggio puntuale sullo stato dei pagamenti da
parte degli enti e della Regione".
L'organizzazione sollecita anche di "applicare le soluzioni
tecniche per il riconoscimento delle superfici a pascolo e delle
PLT e il loro accesso ai fondi PAC e di sbloccare in tempi
rapidi i pagamenti fermi alle aziende agricole e zootecniche".
"Le superfici agricole sarde hanno bisogno di una valutazione
che tenga conto della conformazione ambientale e della
tradizione agricola, che sono diverse da quelle di altre regioni
d'Italia - sottolinea Coldiretti - la situazione è ancora in
stand-by, le attività sono ferme e il problema dei pascoli che
bloccano i pagamenti persiste. Le aziende sarde stanno soffrendo
e, nonostante le soluzioni proposte, il sistema non è riuscito
ad adattarsi alle particolari esigenze del nostro territorio.
Senza un intervento si mette a rischio il naturale equilibrio
dell'ecosistema tra uomo, animali e ambiente ma anche la stessa
salvaguardia del territorio, con conseguente abbandono delle
aree rurali".
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