"La crescita dell'economia del
turismo in Sardegna è strettamente legata al lavoro di migliaia
di lavoratori e lavoratrici e crediamo sia indispensabile che
l'assessore regionale, quando ragiona delle prospettive
tracciando anche le linee direttrici per lo sviluppo di un
turismo di qualità, lo faccia coinvolgendo le rappresentanze del
mondo del lavoro": è l'appello dei segretari regionali Filcams
Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil Nella Milazzo, Giuseppe
Atzori, Monica Porcedda e Cristiano Ardau, che lo scorso 27
febbraio hanno inoltrato una richiesta di incontro all'assessore
del Turismo Franco Cuccureddu.
"Vorremmo discutere di qualità del lavoro e contrasto alla
precarietà - hanno detto i segretari regionali che attendono
ancora una risposta dall'assessore - anche intrecciando misure
di sostegno al reddito e attività di formazione nei periodi di
non lavoro, partendo dal presupposto che occorre comunque mirare
a un turismo non solo stagionale, promuovendo le aree interne e
costruendo un'offerta fondata sulla valorizzazione delle
tipicità, dell'ambiente, della cultura e delle tradizioni
locali".
I sindacati evidenziano che sono in media oltre 43mila i
lavoratori dipendenti occupati (dati Inps 2023), con un picco di
65.748 nel mese di agosto. Soltanto il 39% ha un contratto
stabile, gli altri sono stagionali (37%) o tempi determinati
(24%). A questo si aggiunge il forte impatto del lavoro
irregolare: "secondo un'indagine dell'Ispettorato del lavoro,
nel 2023 le attività di alloggio e ristorazione in Sardegna si
distinguono per un elevatissimo tasso di irregolarità, il 76%.
Se si prende come riferimento il dato dei lavoratori vittime di
irregolarità, per il 22% si tratta addirittura di lavoro nero",
si legge nella nota dei sindacati.
"Purtroppo - hanno scritto i segretari regionali - le
condizioni di lavoro rappresentano una delle fragilità del
settore e occorre ragionare su questo punto per individuare,
insieme, non solo con le imprese, percorsi che rafforzino
strutturalmente la qualità del lavoro intesa come stabilità,
emersione dal nero, rispetto dei contratti e di tutte le norme
indispensabili a costruire quel turismo di qualità di cui parla
lo stesso assessore".
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