Veglia funebre contro le esercitazioni militari la scorsa notte a Cagliari: felpa rossa per gli uomini, vestito nero del lutto per le donne, in quaranta si sono dati appuntamento sotto il palazzo del Consiglio regionale e hanno allestito un piccolo accampamento. Nel mirino del Presidio permanente del Popolo Sardo la Joint Stars, la più importante esercitazione della Difesa in corso nel golfo di Cagliari.
Scene da teatro: le donne hanno rappresentato la morte dei bambini di Gaza piangendo accovacciate sulle bare bianche sistemate in via Roma. Tutto davanti a una grande scritta nera su sfondo bianco: "La propaganda delle armi non cura i bambini…li uccide". Questa mattina la ripresa della mobilitazione con una marcia verso il Molo Ichnusa, dove verrà proposta una sorta di rappresentazione teatrale che simula i bombardamenti su Gaza.
Al Molo Ichnusa, nel frattempo, dove è ormeggiata nave Trieste, una manifestazione collaterale promossa da altri gruppi antimilitaristi. Sotto accusa, in particolare, la Joint Star for Charity, gli eventi benefici organizzati in occasione dell'esercitazione.
"L'utilizzo di bambini nella locandina propagandistica - denunciano gli attivisti -, il patrocinio della Regione e del Comune di Cagliari, produttori di armi e venditori di morte fra gli sponsor e un nugolo di altre sigle o siglette di corredo non fanno altro che confondere e mascherare la natura strettamente militare e bellicista della Joint Star, con la conseguente fuorviante narrativa finto caritatevole di chi intende spacciare un'azione di forza, edulcorandola con risibili momenti di giovialità pubblica e impegno sociale. Tutto questo proprio non lo digeriamo".
Flash mob al molo Ichnusa, simulato un bonbardamento
Flash mob degli antimilitaristi al porto di Cagliari, davanti al molo Ichnusa dove è ormeggiata la nave Trieste, con la simulazione di un bombardamento dal cielo e madri che piangono i loro bambini già sistemati in piccole bare bianche. Si è conclusa tra teatro e protesta la mobilitazione contro la Joint Stars, la più importante esercitazione della Difesa in corso nel mare del sud Sardegna.
"Una scena drammatica, ma anche toccante - racconta all'ANSA Gianfranco Cau, portavoce del Presidio del popolo sardo che ha promosso la giornata anti Joint Stars - Molte persone che hanno assistito alla rappresentazione si sono immedesimate e sono scoppiate in lacrime".
È stato l'atto conclusivo di una protesta cominciata la scorsa notte con una veglia sotto il Consiglio regionale. Questa mattina i manifestanti in corteo hanno sfilato tra via Roma e il Largo Carlo Felice per poi raggiungere il molo Ichnusa. Qualche disagio alla circolazione delle auto nelle strade davanti al porto. Gli uomini hanno indossato tute bianche e mascherine per proteggere naso e bocca, le donne sono scese in strada vestite a lutto. Ad appoggiare l'iniziativa anche altre associazioni e movimenti che hanno voluto dire no all'esercitazione militare interforze.
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