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Mafia: arrestato consigliere comunale Palermo

Mafia: arrestato consigliere comunale Palermo

Emessi una trentina di ordini custodia per estorsioni e rapine

PALERMO, 10 febbraio 2015, 11:51

Redazione ANSA

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Giuseppe Faraone. ph. Mike Palazzotto - RIPRODUZIONE RISERVATA

Giuseppe Faraone. ph. Mike Palazzotto - RIPRODUZIONE RISERVATA
Giuseppe Faraone. ph. Mike Palazzotto - RIPRODUZIONE RISERVATA

Un'operazione antimafia contro clan palermitani è stata portata a termine la notte scorsa dal nucleo investigativo dei Carabinieri, dalla squadra mobile della Questura di Palermo e dal nucleo speciale di Polizia valutaria. Una trentina di persone è stata arrestata con le accuse di associazione mafiosa, estorsioni e rapine. In cella, per tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso, è finito anche un consigliere del comune di Palermo. Numerose le vittime - dicono gli investigatori - che, superando 'il muro dell'omertà', hanno ammesso di essere state costrette a pagare 'il pizzo'.

Il consigliere comunale arrestato è Giuseppe Faraone, 69 anni, ex esponente del centrodestra ora passato alla lista del governatore Crocetta Il Megafono, accusato di concorso in tentata estorsione: avrebbe chiesto soldi a un imprenditore per conto del boss di San Lorenzo Francesco D'Alessandro. Giuseppe Faraone, ex deputato regionale e poi assessore provinciale, è stato esponente dell'Udc e si è candidato con la lista Amo Palermo al consiglio comunale prima di approdare al Megafono, risultando nel 2012 il primo dei non eletti al parlamento siciliano con 2.085 voti. L'ordine di custodia cautelare nei suoi confronti è stato firmato dal gip Luigi Petrucci, su richiesta del procuratore aggiunto Vittorio Teresi e dei sostituti Francesco Del Bene, Amelia Luise, Annamaria Picozzi, Dario Scaletta e Roberto Tartaglia.

Sindaco, comune Palermo parte civile contro Faraone - Il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, ha disposto, d'intesa con il segretario generale, l'adozione di ogni provvedimento a carico del consigliere comunale Giuseppe Faraone, per tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso. Il sindaco ha anche disposto che l'avvocatura comunale provveda alla costituzione di parte civile nel procedimento che é appena iniziato. "L'inchiesta antimafia contro alcuni clan palermitani,- afferma una nota di palazzo delle Aquile - per fatti che risultano estranei all'attività dell'amministrazione comunale, hanno visto l'importante collaborazione dei cittadini."

Nel mirino dei boss appalti Curia  - Gli ordini di custodia cautelare eseguiti dai carabinieri nell'ambito dell'operazione "Apocalisse 2" sono complessivamente 27. A finire nel mirino degli estortori anche l'impresa che lavorava per conto della Curia nella costruzione di un grande immobile tra via Maqueda e discesa dei Giovenchi, a Palermo. Un grosso appalto che avrebbe fruttato alle casse dei boss 30 mila euro: 15 mila a Palermo e 15 mila a Bagheria come hanno raccontato i collaboratori di giustizia. Insieme a due imprenditori della provincia sono ricostruite nell'inchiesta altre 13 estorsioni ad altrettanti imprenditori che hanno collaborato con le forze dell'ordine.

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