/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Teatro: al Libero personaggi di notte in passato senza tempo

Teatro: al Libero personaggi di notte in passato senza tempo

In progetto di Castello metafora vivere in scabro bianco e nero

PALERMO, 05 novembre 2016, 16:25

Redazione ANSA

ANSACheck

In girum imus nocte et consumimur igni - RIPRODUZIONE RISERVATA

In girum imus nocte et consumimur igni - RIPRODUZIONE RISERVATA
In girum imus nocte et consumimur igni - RIPRODUZIONE RISERVATA

"In girum imus nocte et consumimur igni", progetto e coreografia di Roberto Castello - , tra i fondatori della danza contemporanea in Italia - andrà in scena al Teatro Libero giovedì 10 novembre alle ore 21.15 (in replica sino a sabato 12 novembre), con Alice Giuliani, Mariano Nieddu, Stefano Questorio, Giselda Ranieri; luci, musica e costumi dello stesso Castello; una produzione Aldes - Lucca.
    Un scabro bianco e nero e una musica ipnotica sono l'ambiente nel quale si inanellano le micro narrazioni di questo peripatetico spettacolo notturno a cavallo fra cinema, danza e teatro. Illuminato dalla fredda luce di un video proiettore che scandisce spazi, tempi e geometrie, il nero profondo dei costumi rende diafani i personaggi e li proietta in un passato senza tempo abitato da un'umanità allo sbando che avanza e si dibatte con una gestualità brusca, emotiva e scomposta, oltre lo sfinimento; mentre il ritmo martellante trasporta poco a poco in una dimensione ipnotica e ad un'empatia quasi fisica con la fatica degli interpreti.
    "È già racchiuso nel suo palindromico titolo il significato dello spettacolo, che è una deriva di umanità alienata in un meccanismo che non ha risoluzione, se non nel suo perpetuo, irrisolvibile, girarsi intorno", dice Roberto Castello.
    In girum imus nocte et consumimur igni (Andiamo in giro la notte e siamo consumati dal fuoco) enigmatico palindromo latino dalle origini incerte che già fu scelto come titolo da Guy Debord per un famoso film del 1978, va così oltre la sua possibile interpretazione di metafora del vivere come infinito consumarsi nei desideri, per diventare un'esperienza catartica della sua, anche comica, grottesca fatica.
   
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza