/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Prete,boss Provenzano voleva dissociarsi

Prete,boss Provenzano voleva dissociarsi

Don Ribaudo, ne parlai alla Procura che rifiutò di trattare

PALERMO, 27 settembre 2017, 11:28

Redazione ANSA

ANSACheck

Alcuni mafiosi avrebbero riferito nel 1993 al parroco di Palermo, Giacomo Ribaudo, della volontà di Bernardo Provenzano di dissociarsi. Il sacerdote ne avrebbe parlato con la Procura di Palermo, che rifiutò qualunque trattativa.
    "Alcuni mafiosi - dice il sacerdote che è stato confessore di appartenenti a Cosa nostra - mi incontrarono dicendosi disposti a consegnarsi a condizione che, oltre a uno sconto di pena, non avrebbero mai rivelato nomi o fatti. Riportai la proposta ad alcuni magistrati della Procura di Palermo, tra cui Gian Carlo Caselli e Luigi Patronaggio, ma sono andato a sbattere contro un muro di gomma. C'è stato il rifiuto netto e categorico di accogliere le istanze dei mafiosi, perché, mi risposero, lo Stato non tratta con la mafia".
    "Già nel '93 - conclude Ribaudo - Provenzano, latitante da trent'anni, era nel mazzo di coloro che si sarebbero voluti consegnare; le istituzioni hanno perso altri 13 anni per catturarlo".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza