Il valore del ricordo e della
memoria al centro della cerimonia inaugurale degli stati
generali della parola, dell'informazione e dell'editoria di
Taormina. La manifestazione organizzata dall'Ordine dei
giornalisti Sicilia e dalla Fondazione Taormina Arte, con la
partecipazione dell'Ordine dei giornalisti nazionale, si è
aperta con l'inaugurazione delle mostre "L'eredità di Falcone e
Borsellino", realizzata dall'ANSA e curata dai giornalisti
Franco Nicastro e Franco Nuccio e "Il giornalismo che non
muore", curata dall'Odg Sicilia.
All'inaugurazione sono intervenuti, tra gli altri,
l'assessore regionale al Turismo Elvira Amata, la sovrintendente
della Fondazione Taormina Arte Ester Bonafede, il direttore
d'orchestra Beatrice Venezi."Quella di oggi è un'anteprima
importante - ha detto il presidente dell'Odg Sicilia Roberto
Gueli - i lavori degli Stati generali entreranno nel vivo
domani, ma abbiamo voluto iniziare con un ricordo dei magistrati
Falcone e Borsellino, degli agenti di scorta e dei colleghi
giornalisti uccisi dalla mafia. Il tratto distintivo di tutti
loro è che sono stati uccisi perché avevano la schiena dritta e
facevano il loro lavoro. Non possiamo dimenticarlo".
"La parola oggi domina la comunicazione - secondo Ester
Bonafede - È attraverso il ricordo che dobbiamo farci sistema
educativo per i nostri giovani. Ne siamo consapevoli, e siamo
felici come Fondazione Taormina Arte di avere organizzato
insieme all'Ordine questo evento proprio a Taormina». Anche
Elvira Amata ha posto il valore della memoria in relazione alla
funzione educativa: "Mostre come quelle che oggi sono state
inaugurate a Palazzo dei Congressi, vanno portate anche nelle
scuole, a partire dalle elementari. Fare la cosa giusta, il
ricordo di quello che è successo perché non succeda più, sono
pilastri su cui strutturare la cultura della giustizia. La
conquista della libertà si ha solo sconfiggendo la mafia".
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