Ritorna nel week end dal 19 al 21
maggio la festa di colori e profumi con la 24° edizione della
Zagara di Primavera, la mostra mercato di florovivaismo molto
attesa da tutti i siciliani che tornano ad affollare i viali
dell' orto cittadino, il gioiello del Sistema Museale
dell'Università di Palermo. Anche quest'anno saranno presenti
oltre sessanta vivaisti provenienti da tutte le regioni d'
Italia e saranno molte le attività e gli appuntamenti culturali
legati alla bellezza e alla biodiversità vegetale, a partire
dalla mostra iconografica allestita nell' Erbario storico del
Gymnasium, che racconterà il mondo della viticoltura siciliana
collegata ad una tavola rotonda tra esperti per conoscerne
patrimonio e valore. Spazio di approfondimento e scoperta anche
all'affascinante mondo delle orchidee, che conta associazioni,
collezionisti ed amatori in tutto il mondo, alcuni dei quali
saranno qui a Palermo per l'occasione.
Intanto, all' interno del grande Orto sono iniziati i primi
lavori di riqualificazione finanziati dall'intervento Pnrr per
i giardini storici, come spiega il direttore Rosario Schicchi:
"Quello che vedrete è un Orto work in progress in quanto stiamo
attuando diversi interventi che interessano la componente
vegetale, la pavimentazione, le vasche, le serre, gli impianti
idrici, elettrici e di compostaggio, i camminamenti
settecenteschi degli storici quartini di Linneo, nonché il
potenziamento delle collezioni vegetali e i servizi, che
miglioreranno l'accessibilità e la fruizione dell'Orto da parte
del pubblico. Ci scusiamo dunque per la presenza di piccole
aree transennate, presto l'Orto sarà più ricco di specie, più
sicuro e più fruibile".
Il tema scientifico ed iconografico scelto per questa
edizione è legato alla notevole biodiversità viticola della
Sicilia che in Orto è rappresentata da un piccolo vigneto di 200
m2 che ospita ben 95 differenti cultivar. Al riguardo è prevista
una giornata di studi, con interventi da parte di studiosi del
settore e una straordinaria mostra, presso l'Erbario storico, di
acquerelli di Veronica Hadjiphani Lorenzetti.
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