Il 51 esimo congresso
dell'associazione italiana Studi Semiotici il cui tema sarà
"Come vivere insieme. Politiche della comunità e collettivi
digitali" si terrà a Roma dal 23 al 25 novembre prossimi.
Quest'anno il congresso è stato organizzato in collaborazione
con Fedros, la Federazione Romanza di Semiotica. Per la prima
volta le tre giornate saranno ospitate da tre università di
Roma, la "Sapienza", la Luiss Guido Carli e la Lumsa. Il
convegno sarà l'occasione per riflettere le questioni
riguardanti le logiche, gli effetti e le eventuali conseguenze
delle forme di convivenza di molteplici comunità. Tematiche che
favoriranno il dialogo tra discipline impegnate nell'analisi dei
fenomeni sociali e degli avvenimenti accaduti negli ultimi anni,
come la pandemia o le continue conseguenze della crisi
climatica. Sono previste 7 relazioni di semiologi provenienti da
4 diversi Paesi del mondo e ben 96 comunicazioni che si
interrogheranno sull'importanza oggi di ritracciare nuove
connessioni, rinnovate relazioni e forme di condivisione
sociale. In particolare, durante le varie giornate il tema sarà
inquadrato in diverse dimensioni sociali, come "le vite
digitali" o i "riti collettivi" o ancora "la dimensione del
gusto", che ricorda Gianfranco Marrone, professore ordinario di
Semiotica nell'Università di Palermo, dimensione quest'ultima in
cui "le comunità e le organizzazioni sociali riflettono la
propria struttura, da cui discende una più generale concezione
dell'esperienza collettiva". I lavori si apriranno giovedì
mattina alle 10 al centro congressi della Sapienza.
Interverranno Alberto Marinelli, Direttore del Dipartimento
Coris Isabella Pezzini, Presidente di Fedros - Federazione
Romanza di Semiotica e Dario Mangano, Presidente Aiss.
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