I carabinieri del R.O.S. e del
comando provinciale di Trapani hanno eseguito un'ordinanza di
custodia cautelare emessa dal gip di Palermo nei confronti di
tre persone accusate di far parte della famiglia mafiosa di
Mazara del Vallo. Si tratta dell'imprenditore Giovanni
Vassallo, che ha avuto gli arresti domiciliari, Emilio Alario e
Giuseppe Lodato ai quali è stata notificata la misura della
custodia cautelare in carcere.
L'inchiesta è stata coordinata dal procuratore di Palermo
Maurizio de Lucia e dall'aggiunto Paolo Guido e ha fatto luce
sugli affari e sugli assetti del clan di Mazara del Vallo da
sempre alleato fedele del capomafia Matteo Messina Denaro a cui
ha assicurato aiuto logistico ed economico durante la latitanza.
Dalle indagini è emerso che Vassallo, già socio di Giuseppe
Grigoli, imprenditore che grazie ai suoi rapporti col padrino di
Castelvetrano da piccolo bottegaio ha costruito un impero nel
settore della distribuzione alimentare e che da tempo collabora
con gli inquirenti, avrebbe fatto parte della rete di
fedelissimi che gestiva le comunicazioni di Messina Denaro e
avrebbe contribuito a finanziare la sua latitanza.
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