"Sono convinto che quanto accaduto
solo pochi giorni fa a Monreale possa essere anche il risultato
di certa cinematografia e serie televisive. Vedere
quotidianamente che basta spacciare qualche grammo di cocaina
per mettere soldi in tasca, basta sparare per risolvere un
problema, può indurre alcuni giovani a emulare questi cattivi
esempi. Oggi vogliamo ribadire che i nostri modelli non sono
Totò Riina, Bernardo Provenzano o Pablo Escobar, ma gli eroi
della lotta alla mafia come coloro che stiamo celebrando oggi
attraverso questi murales". L'ha detto questa mattina il
presidente dell'Ars e della Fondazione Federico II, Gaetano
Galvagno durante l'intervento per l'inaugurazione di un murale a
Gravina di Catania, nell'ambito de "Le Strade da Seguire...", il
progetto di arte urbana della Fondazione Federico II, che
intende creare un percorso di legalità attraverso opere che
ritraggono gli eroi della lotta alla mafia.
I murales sono stati realizzati in collaborazione con il
Comune di Gravina, sui piloni di un viadotto in via San Paolo
dagli artisti Antonio Barbagallo e Francesco Barrera e
raffigurano quattro vittime della mafia, tutte appartenenti
all'Arma dei Carabinieri: il maresciallo Alfredo Agosta (ucciso
il 18 marzo del 1982 nel centro di Catania), il brigadiere
Giovanni Bellissima, l'appuntato Salvatore Bologna, e
l'appuntato Domenico Marrara assalito il 10 novembre del 1979 da
un commando mafioso al casello autostradale di San Gregorio
mentre erano in servizio come scorta per portare il detenuto
Angelo Pavone a testimoniare a Bologna.
Oltre a Galvagno, erano presenti scolaresche, autorità
civili, militari e religiose, tra queste il comandante
interregionale "Culquaber", Giovanni Truglio e il sindaco di
Gravina, Massimiliano Giammusso.
Un altro murale dedicato a Carlo Alberto Dalla Chiesa è stato
inaugurato stamane dalla Fondazione. L'opera che raffigura il
generale è dell'artista Chiara Abramo, realizzata sulla facciata
di un edificio in piazza Duca d'Aosta a Motta Sant'Anastasia
(Ct). All'inaugurazione, oltre a Galvagno, hanno partecipato i
parlamentari Anastasio Carrà, Jacopo Morrone, Salvatore Salemi e
il sindaco di Motta Sant'Anastasia, Antonino Bellia. Galvagno ha
anche ricordato Peppino Impastato e Aldo Moro, nel giorno del
quarantasettesimo anniversario della loro morte.
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