Ricorre domani la Giornata
nazionale della malattia di Parkinson che nei giovani ha una
frequenza del 3-4 %, rispetto alla prevalenza della malattia
nella popolazione generale, che si attesta tra l'1% degli over
60 ed il 4 % degli ultra 85enni. "E' la patologia
neurodegenerativa più frequente nell'età adulta dopo la malattia
di Alzheimer", sottolinea il neurologo Carlo Alberto Mariani,
referente dell'Asp di Palermo per Percorso diagnostico
terapeutico assistenziale, documento di indirizzo regionale per
la gestione dei pazienti affetti da questa malattia.
"Da un anno nel presidio territoriale di assistenza 'Palermo
Centro' di via Turrisi Colonna è in funzione un ambulatorio
dedicato - dice Mariani - è l'unico in città ed è rimasto aperto
anche durante la pandemia. Le statistiche di accesso
all'ambulatorio dell'Asp sono in continua crescita ed indicano
il bisogno da parte dei pazienti di 'porti assistenziali' di
qualità, logisticamente idonei". Della malattia di Parkinson si
parlerà domani, in occasione della Giornata nazionale, nel
convegno promosso a Palermo dalla Fondazione Limpe, in programma
dalle 9 nell'hotel Federico II sul tema "La Cura oltre la cura
(il contributo della medicina narrativa nella Cura delle
malattie croniche)".
"L'incontro - spiegano gli organizzatori - trova la sua
ragion d'essere nel crescente bisogno condiviso delle persone
con disabilità (nella fattispecie con malattia di Parkinson) e
del personale medico-sanitario più sensibile alla tematica, di
sviluppare una capacità comunicativa che favorisca l'alleanza
terapeutica che da entrambe le parti si ambisce raggiungere.
Promuovere il passaggio dalla condizione di 'paziente' a quella
di 'persona', vuol dire fronteggiare l'evento della malattia in
modo attivo e proficuo, percorrendo, convintamente e
consapevolmente, la strada dell'empatia".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA