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Pnrr: l'etica della responsabilità per raggiungere obiettivi

Pnrr: l'etica della responsabilità per raggiungere obiettivi

L'incontro organizzato a Palermo da Innovazione per l'Italia

PALERMO, 11 marzo 2022, 17:46

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Dobbiamo fare attenzione a non creare con l'innesto di nuovi esperti un'amministrazione parallela. E ragionare in termini non solo di regole che servono a far funzionare il sistema, ma sulla capacità amministrativa, per snellire il sistema delle regole e aggredire i comportamenti che possono ostacolare il raggiungimento dei risultati". Lo ha detto Marco Valerio Livio Labella, Associato di Analisi delle Politiche pubbliche dell'Università di Catania, nel corso dell'incontro, dedicato a "PNRR. Semplificazione e sburocratizzazione della P.A." organizzato da Innovazione per l'Italia che si è svolto oggi a Villa Zito a Palermo.
    "Il problema delle bulimia normativa, delle numerose norme cioè che spesso si accavallano tra di loro, è un ostacolo rilevante alla riforma della P.A. - ha precisato Alfonso Celotto, Ordinario di Diritto Costituzionale UniRoma 3 -. In Italia, oggi, abbiamo ben 203mila atti amministrativi statali, cui si aggiungono quelli europei, regionali e locali. Si tratta, in totale, di quasi 300mila atti e nessuno sa quali siano i vigenti o quelli abrogati".
    "Col Pnrr abbiamo un'occasione unica di rivedere il quadro delle iniziative pubbliche, ma è evidente che la P.A. locale, che deve mettere in campo la progettualità necessaria alla realizzazione degli interventi, ha un problema di capacità amministrativa - ha sottolineato Riccardo Ursi, ordinario di Diritto amministrativo dell'Università di Palermo -. Capacità, che deve essere rafforzata e che nel trentennio precedente di politiche di risparmio è stata anchilosata. Per la Regione siciliana bisogna tenere conto della sua struttura particolare di tipo ministeriale, ferma alle assunzioni del 1992. Personale non di rado con competenze inappropriate rispetto al ruolo, cui si aggiunge la diffusione di incarichi ad interim, per difficoltà di sostituzione dei dirigenti uscenti".
    "Fondamentale per il Pnrr - ha detto Guido Carlino, Presidente della Corte Costituzionale - la sinergia pubblico/privato per potenziare al massimo le risorse messe a disposizione e per l'erogazione in relazione agli effetti raggiunti. Alla Corte dei Conti spetta la vigilanza e la verifica della rispondenza concreta dei risultati agli obiettivi dati, affiancando anche le amministrazioni nell'uso corretto delle risorse, Un'azione di controllo, che è da svolgersi in modo tempestivo, per pervenire a soluzioni quanto più rapide circa l'irregolarità delle procedure. Tempestività necessaria per consentire alle amministrazioni di adottare le necessarie misure, atte a rimuovere le disfunzioni incontrate e reindirizzare velocemente il percorso procedurale nella corretta direzione per il raggiungimento degli obiettiv".
    "Le risorse del Pnrr - ha ribadito Patrizia Di Dio, Presidente Confcommercio Palermo - sono un mezzo e non un fine, su cui si giudìcherà non solo la credibilità del nostro Paese ma anche il suo sviluppo. Bisogna lavorare per un cambiamento endogeno della P.A. per far si che gli investimenti atterrino e la chiave di volta è sicuramente la motivazione, assumendo come principio l'etica della responsabilità che può aiutare a fare sistema nel solco del rispetto delle regole".
    "Confindustria da tempo insiste sulla necessità di una riforma profonda della P.A. - ha concluso Rino Alessi, Vicepresidente Sicindustria Palermo. Agire in tempo e tempestivamente non è una variabile secondaria è assolutamente determinante per il settore imprenditoriale. E' la certezza di cui si ha bisogno e che deve essere uno dei principi di lavoro della P.A.".
   

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