La persona con sclerosi multipla è
una persona fragile che deve difendersi anche con maggiore
attenzione rispetto a tutti gli altri dal rischio di contrarre
l'infezione da covid 19: per questo bisogna vaccinarsi ed al più
presto possibile. E' l'invito che il prof. Giancarlo Comi ha
rivolto alle persone con sclerosi multipla ed in particolare
alle 10 mila persone che in Sicilia tutti i giorni convivono con
la malattia neurodegenerativa che colpisce il sistema nervoso
centrale, cronica e invalidante. Comi è uno degli autori del
documento redatto dalla Società Italiana di Neurologia e dalla
Associazione Italiana Sclerosi Multipla che contiene le
raccomandazioni sul covid 19 per le persone con sm. E ne ha
parlato nel corso di un incontro promosso dal Coordinamento Aism
Sicilia con il supporto dell'assessorato della Salute della
Regione Siciliana. "Il vaccino deve essere consigliato a tutte
le persone con sclerosi multipla anche chi ha forme progressive
ed hanno disabilità più elevata. E con loro anche i familiari.
E' vero che alcune persone in base alle terapie che non devo
essere interrotte potrebbero avere una vaccinazione non piena
nella sua efficienza ma è sempre meglio farla" ha concluso il
prof. Comi. A chiarire ulteriori aspetti è stato il prof.
Agostino Riva, infettivologo all'ospedale Sacco di Milano:
"Dagli studi fino ad ora in nostro possesso non è mai emersa una
problematica in merito alla sicurezza nei pazienti con sm
rispetto ai vaccini contro l'influenza o contro le epatiti.
Alcuni effetti collaterali possono comparire per tutti e con
tutti i vaccini, ma c'è anche una valutazione da fare sul
rapporto tra rischi e benefici. Per quanto riguarda l'allergia
non c'è una controindicazione a fare il vaccino anche per chi
abbia avuto reazioni anafilattiche a punture di insetti o cibo".
Nel dettaglio, sui farmaci cosiddetti di prima e seconda linea
che vengono somministrati alle persone con sclerosi multipla ne
hanno parlato i professori Francesco Patti e Giuseppe Salemi,
rispettivamente responsabile del centro sm Policlinico di
Catania e responsabile centro sm Policlinico di Palermo. "Nessun
rischio di vaccinazione. Per i farmaci di prima linea orali
nessuna precauzione particolare se non assicurarsi che i livelli
di globuli bianchi siano in un range normale perché potrebbe
accadere che l'efficacia del vaccino sia un po' ridotta". Gli ha
fatto eco il professore Francesco Patti: "Per i farmaci di
seconda linea si potrebbe attendere del tempo dalla
somministrazione alla vaccinazione ma solo per rendere più
efficace la risposta in modo che si possa formare la risposta
anticorpale". Il presidente della Fondazione Italiana sclerosi
multipla, il prof. Mario Alberto Battaglia, ha concluso: "Aism
c'è per dare l'informazione corretta che permette di fare le
scelte di vita alle persone e nella ricerca scientifica che
permette di chiarire i rapporti tra Covid e sm. La nostra azione
di affermazione dei diritti è fondamentale per chiedere vaccino
in priorità e azioni certe per le persone con sm".
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