Al via al Cnr, Consiglio nazionale
delle ricerche, oggi la prima delle due giornate (la seconda si
terrà domani) del seminario 'Rischio sismico in Italia: analisi
e prospettive per una prevenzione efficace in un Paese fragile'
organizzato da Sigea, Società italiana di geologia ambientale e
da Fondazione Inarcassa, Fondazione architetti e ingegneri
liberi professionisti iscritti ad Inarcassa, in collaborazione
con Abeo. Con più di 1.500 località danneggiate e circa 150.000
vittime dall'Unità ad oggi, lo Stivale "si conferma un Paese
estremamente fragile che subisce, in media, un evento sismico
ogni cinque anni. Il seminario intende affrontare in chiave
interdisciplinare - non solo con la presenza di ingegneri ma
anche geofisici, sismologi ed esperti di comunicazione - il tema
del rischio simico in Italia e fornire lo stato dell'arte sugli
studi condotti finora, mettendo in campo gli strumenti migliori
per prevenirne gli effetti, anche attraverso specifici
investimenti pubblici", si legge in una nota. "Siamo orgogliosi
di essere tra gli organizzatori di questo importante incontro
dedicato alla prevenzione del rischio sismico, che non può non
prescindere dalla consapevolezza degli effetti che i terremoti
possono causare, dai danni alle strutture alle conseguenze più
dirette sui cittadini", ha detto Egidio Comodo, presidente di
Fondazione Inarcassa, nel corso del suo intervento. "E'
drammatico pensare che la sequenza sismica che dall'estate 2016
ha colpito il Centro Italia abbia provocato danni per oltre 20
miliardi di euro. Questa stima tiene conto anche degli enormi
costi sostenuti dallo Stato per far fronte all'emergenza, dal
ripristino delle funzionalità delle infrastrutture e degli
impianti fino alla realizzazione degli alloggi provvisori e i
servizi di soccorso", ha chiuso.
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