"Dobbiamo concentrarci non sul
futuro della professione ovvero come i dottori commercialisti
potranno portare avanti il loro ruolo attuale, tradizionale, ma
sulla professione del futuro. Chi inizia oggi a esercitare deve
essere indirizzato su settori diversi per recuperare spazio in
campi innovativi, che spesso oggi sono terra di conquista di
soggetti con competenze e formazione molto inferiori a quelle
della nostra categoria. L'unico modo di prevedere il futuro è
quello di costruirselo". E' il messaggio che il presidente della
Cassa nazionale di previdenza ed assistenza dei dottori
commercialisti (Cnpadc) Walter Anedda ha lanciato oggi, a
Castrovillari e a Cosenza, nel corso di due incontri con i
colleghi iscritti all'Ente. Tra gli argomenti al centro degli
eventi, recita una nota, "l'importanza delle attività di welfare
strategico che la Cassa sta sempre più sviluppando negli ultimi
anni tramite iniziative che garantiscano supporto allo sviluppo
professionale di giovani e neo-iscritti, destinatari di misure
come la polizza gratuita di copertura rischi professionali
recentemente varata dalla Cassa e la possibilità di ottenere
contributi per l'avvio degli studi e a favore delle aggregazioni
tra professionisti. Iniziative, queste, che allo stesso tempo
consentono di incrementare le prospettive previdenziali
dell'insieme degli iscritti di un Ente che, di fatto, oggi è
altamente sostenibile". I presidenti locali, Mario Straticò per
l'Ordine dei commercialisti di Castrovillari, e Andrea Manna per
quello Cosenza "hanno voluto affrontare il tema dell'evoluzione
della professione, in un contesto in cui oltre 80% dei colleghi
svolge attività tradizionale a bassa marginalità, con un
continuo cambiamento dei mercati di riferimento e la necessità
di competenze sempre più specialistiche", si legge, infine.
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