(di Anna Lisa Rapana')
"Allora... cosa e' successo
mentre non c'ero?". Esordisce con una battuta l'ex presidente
degli Stati Uniti Barack Obama nella sua prima apparizione
pubblica dopo la fine dei suoi due mandati alla Casa Bianca (e
una lunga vacanza). Ma mai menziona il presidente Donald Trump,
o lo critica, o attacca l'attuale amministrazione.
Obama volta pagina e guarda al futuro, oltre Trump. Per farlo
ha scelto Chicago, la citta' dove tutto comincio' per lui, e
verso la quale e' debitore - ha sottolineato - e dove torna per
parlare di impegno civico ai giovani e con i giovani,
esplicitando cosi' il suo impegno a partire da qui: la cosa più
importante che io possa fare adesso è aiutare a "preparare la
prossima generazione di leader".
Cosi' si cala nei panni del moderatore, fa parlare loro,
circondato da studenti sul palco alla University of Chicago.
Obama e' il mentore che interviene con suggerimenti,
sollecitazioni, spunti. Invita all'impegno civico, garantisce
che si', si puo' fare, e non solo quando ci sono le elezioni o
una candidatura in ballo. Sollecita qualche riflessione - sul
fatto che a suo avviso "non si e' piu' abituati come un tempo ad
avere un progetto comune, stiamo diventando una societa' piu'
individualistica", - e mette a suo modo in guardia una
generazione che, dice, "si informa esclusivamente attraverso il
suo telefonino" e deve comunque confrontarsi con altre opinioni.
E quindi chiede: "Dove attingete per informarvi? Ci sono modi in
cui possiamo fare meglio in nostro lavoro?".
Il tema non e' estraneo nemmeno al presidente Trump, che del
puntare il dito contro la 'parzialita' dei media' ha fatto
marchio di fabbrica dei suoi primi 100 giorni alla Casa Bianca.
Nei toni e contenuti pero' Obama e' il suo opposto. Al punto che
non ha nemmeno bisogno di 'verbalizzarlo'.
Intanto dalla Casa Bianca si ridimensiona il valore della
imminente tappa dei primi 100 giorni di governo per Trump (il 29
aprile). E' un limite "superficiale", dice il portavoce Spicer,
sottolineando invece "l'orgoglio per quanto conseguito" in
questo frangente. Restano tuttavia due cruciali campi di
battaglia aperti: la riforma di Obamacare e l'approvazione della
legge di bilancio che consenta di finanziare la costruzione del
muro con il Messico. E per Trump e' corsa contro il tempo.
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