L'omicidio di Massimo D'Antona "deve
rappresentare "un insegnamento" per un Paese "fragile" come
l'Italia, che "vive un eterno presente" e all'epoca "non colse i
segnali" della tragedia che stava per succedere: vicende come
questa "sono dietro l'angolo: bastano poche persone per arrecare
molti danni: occorre intervenire dove i segnali possono e
debbono essere colti". Così il capo della Polizia, Franco
Gabrielli, intervenuto alla cerimonia per il 19/o anniversario
dell'uccisione del giurista. Presenti sul luogo dove avvenne
l'agguato, in via Salaria, nei pressi dell'abitazione di
D'Antona, oltre alla vedova Olga, anche il ministro per la
Coesione territoriale Claudio De Vincenti, la segretaria
generale della Cgil, Susanna Camusso, la vicepresidente della
Camera, Mara Carfagna, l'ex sindaco di Roma Walter Veltroni.Per
Gabrielli l'omicidio D'Antona "ha segnato la vita del Paese e
deve essere oggi fortissimamente ricordato perchè porta con sè
innumerevoli motivi di riflessione ed insegnamento".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA