"Da un lato abbiamo il tema del riconoscimento delle vittime, dall'altro quello di occuparci dei pazienti. Ringrazio i medici, non solo quelli intervenuti stanotte in strada, ma anche quelli negli ospedali che sono rientrati. A Treviso abbiamo svuotato il pronto soccorso e abbiamo dirottato pazienti. Oggi sono in cinque ospedali. A Padova abbiamo una bimba di tre anni grande ustionata, per cui siamo preoccupati". Lo ha detto il presidente del Veneto, Luca Zaia, fuori dall'ospedale di Mestre.
In una nota precedente, Zaia aveva scritto che "ci sono uomini e donne della sanità del Veneto che da ieri sera stanno mettendo in campo energia, coraggio, abnegazione, preparazione tecnica, resistenza alla fatica. A tutti questi nostri professionisti, in questo momento di dolore, va tutta la nostra gratitudine. Hanno fatto e stanno facendo ancora di più di quanto si poteva loro chiedere".
"Un grande plauso - aggiunge Zaia - anche ai fondamentali Vigili del Fuoco, alle forze dell'ordine, ai rappresentanti delle Istituzioni impegnati in queste ore. Molte vite sono purtroppo state perdute. ma quelle che si sono salvate lo devono a soccorsi veloci, efficienti, caratterizzati da un'organizzazione encomiabile e da una grande capacità d'interazione".
Zaia sottolinea che "la sanità ha messo in campo in pochi minuti più di 40 mezzi del Suem 118, un elicottero di Treviso e coinvolgendo in una veloce rete salvavita numerosi ospedali del Veneto, a cominciare dai Pronto Soccorso di Mestre, Padova, Treviso, Dolo e Mirano, dove è stato subito richiamato in servizio il personale necessario di rinforzo, con decine di medici e infermieri tornati immediatamente in azione. La loro capacità professionale e l'abnegazione con cui stanno lavorando sono la miglior garanzia che i feriti stanno avendo le migliori cure in assoluto. A tutti loro - conclude - va rivolto un profondo ringraziamento".
E la dottoressa Federica Stella, dirigente medico del 118 che ieri sera ha soccorso i feriti del pullman ha raccontato che "Ci siamo trovati di fronte una situazione speciale, particolare, inizialmente molto caotica, gestita grazie alle risorse e alla disponibilità di tutti in maniera encomiabile. Sono arrivata come secondo mezzo sul posto e insieme ai colleghi ho assunto il coordinamento della componente sanitaria". "Siamo stati sempre di più - ha proseguito -, inizialmente le prime automediche e ambulanze, poi il supporto ci ha permesso di avere numeri quasi in esubero rispetto alle necessità. Siamo arrivati a pochi minuti dall'evento e chiuso in due ore tutta la componente sanitaria. Avevamo tutti pazienti molto giovani, alcuni bambini e ragazzi e per il resto tutti sotto i 50 anni".
Le persone ferite che erano in grado di parlare dopo lo schianto - ha raccontato la dottoressa - esprimevano "la sofferenza per il trauma e il dolore per la ricerca dei familiari che non sapevano dove fossero, le condizioni cliniche in cui erano". La dinamica di quanto successo è stata "estremamente importante, con la duplice componente del trauma dovuto a precipitazione e dell'ustione dovuto al fuoco, scenari complessi
dal punto di vista clinico. Abbiamo avuto la relativa fortuna di avere il passaggio sul cambio turno, in ospedale tutti quelli che finivano il turno pomeridiano si sono fermati", ha concluso.
La dottoressa del 118
E la dottoressa Federica Stella, dirigente medico del 118 che ieri sera ha soccorso i feriti del pullman ha raccontato che "Ci siamo trovati di fronte una situazione speciale, particolare, inizialmente molto caotica, gestita grazie alle risorse e alla disponibilità di tutti in maniera encomiabile. Sono arrivata come secondo mezzo sul posto e insieme ai colleghi ho assunto il coordinamento della componente sanitaria". "Siamo stati sempre di più - ha proseguito -, inizialmente le prime automediche e ambulanze, poi il supporto ci ha permesso di avere numeri quasi in esubero rispetto alle necessità. Siamo arrivati a pochi minuti dall'evento e chiuso in due ore tutta la componente sanitaria. Avevamo tutti pazienti molto giovani, alcuni bambini e ragazzi e per il resto tutti sotto i 50 anni".
Le persone ferite che erano in grado di parlare dopo lo schianto - ha raccontato la dottoressa - esprimevano "la sofferenza per il trauma e il dolore per la ricerca dei familiari che non sapevano dove fossero, le condizioni cliniche in cui erano". La dinamica di quanto successo è stata "estremamente importante, con la duplice componente del trauma dovuto a precipitazione e dell'ustione dovuto al fuoco, scenari complessi dal punto di vista clinico. Abbiamo avuto la relativa fortuna di avere il passaggio sul cambio turno, in ospedale tutti quelli che finivano il turno pomeridiano si sono fermati", ha concluso.
I ringraziamenti degli Ordini dei Medico
"Come Federazione degli Ordini dei Medici siamo vicini alle famiglie delle vittime e ai feriti del disastro di Mestre. Il nostro grazie va a tutti i soccorritori, al personale del 118, dei pronto soccorso, degli Ospedali di Mestre, Dolo, Mirano, Treviso e Padova che hanno prontamente preso in carico i feriti, alla Usl 3 e all'Ordine dei Medici di Venezia". Così il presidente della Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, Filippo Anelli, all'indomani dell'incidente di Mestre.
"I soccorritori - aggiunge Anelli - hanno testimoniato che si tratta di una tragedia di giovani, di giovanissimi. Una tragedia tanto più triste perché proprio oggi, nel giorno di San Francesco Patrono d'Italia, ci troviamo a piangere tante persone che avevano scelto il nostro paese per una vacanza. I nostri medici, i nostri infermieri, i nostri professionisti e le forze dell'ordine si sono prontamente attivati, sopportando un enorme
fardello di dolore e di impegno professionale. A tutti i colleghi che, in ottemperanza del Codice deontologico, si impegnano per alleviare le sofferenze nei momenti di crisi e di emergenza vanno l'encomio e la gratitudine dei medici italiani".
Anche dall'Ordine dei Medici di Venezia è arrivato, questa notte, il cordoglio per le vittime e il grazie ai soccorritori. Il logo dell'Omceo sui social media è listato a lutto, in omaggio alle vittime. "Nei momenti drammatici, come sempre, entrano in scena i vigili del fuoco, le ambulanze, le forze dell'ordine e tutto il personale - ha scritto il Vicepresidente della Fnomceo, Giovanni Leoni, che dell'Ordine di Venezia è il Presidente - degli ospedali che ricevono e curano le vittime. Loro in questi momenti ci sono sempre, con il loro impegno".
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