In occasione della Giornata mondiale
dell'acqua l'Unicef ricorda che ogni giorno, oltre 1.000 bambini
sotto i 5 anni muoiono a causa di malattie legate ad acqua e
servizi igienici inadeguati, uccidendo 1,4 milioni di persone
l'anno.
Con l'aggravarsi dello stress idrico, entro il 2040, circa 1
bambino su 4 in tutto il mondo - sostiene l'Unicef - vivrà in
aree con uno stress idrico estremamente elevato. Ad oggi 4
miliardi di persone, quasi due terzi della popolazione mondiale,
sperimentano una grave carenza d'acqua per almeno un mese
all'anno. Circa 436 milioni di bambini vivono in aree ad alta o
altissima vulnerabilità idrica, ovvero aree soggette a scarsità
d'acqua e bassi livelli di servizi di acqua potabile.
Il cambiamento climatico sta portando a eventi meteorologici
estremi più frequenti e più intensi, causando siccità,
disponibilità d'acqua imprevedibile e contaminando le riserve
idriche. Si prevede che entro il 2030, circa 700 milioni di
persone potrebbero essere sfollate a causa di un'intensa carenza
idrica. Disastri di questo tipo in aggiunta alle alte
temperature che portano alla proliferazione batterica
distruggono e contaminano intere riserve d'acqua, aumentando il
rischio di malattie come il colera e il tifo, a cui i bambini
sono particolarmente vulnerabili.
Nel 2023 l'Unicef ha installato 2.789 sistemi idrici alimentati
a energia solare in 56 Paesi, portando il numero totale di
sistemi installati dal 2019 a oltre 8.900, riducendo l'uso di
combustibili fossili e i costi, e permettendo che l'acqua
raggiunga milioni di persone in comunità remote e vulnerabili
per il contesto climatico.
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