"Ha già fatto un percorso, anche
psicologico e con gli interrogatori nelle indagini, ha già
pagato con la squalifica sul fronte della giustizia sportiva.
Per lui questo è un capitolo chiuso, non c'è nulla di nuovo e
vuole definirlo nel più breve tempo possibile anche negli
aspetti penali". Così l'avvocato Armando Simbari, dopo aver
incontrato in Procura i pm di Milano che indagano sul giro di
scommesse illegali, ha parlato della posizione di Nicolò
Fagioli, che potrebbe uscire dal procedimento penale pagando una
semplice oblazione.
L'avvocato Simbari, che nel pomeriggio ha incontrato i pm
Filippini e Amadeo - i quali, tra l'altro, poco prima avevano
anche avuto una riunione col procuratore Marcello Viola - ha
chiarito che Fagioli, l'ex centrocampista della Juve ora alla
Fiorentina, ha già "fatto un percorso" dal punto di vista
psicologico e "sta recuperando appieno anche dal punto di vista
sportivo", dopo la squalifica per il caso scommesse.
Inoltre, anche sul fronte delle indagini, passate da Torino a
Milano, ha "reso dichiarazioni negli interrogatori". Non c'è
"nulla di nuovo", dunque, ha aggiunto il legale, in ciò che è
uscito sui media su di lui, "rispetto a ciò che era già emerso",
anche se ovviamente "questa nuova uscita di atti" e di notizie
lo ha destabilizzato.
Ora, però, dopo aver già chiuso il capitolo con la giustizia
sportiva, vuole chiudere anche quello penale e al più presto.
Potrà farlo con un'oblazione, ossia pagando una multa per il
reato contestato, anche perché, come era già venuto a galla, il
vero focus dell'inchiesta milanese non sono certamente i
giocatori scommettitori e nemmeno i cosiddetti "collettori" come
Fagioli e Sandro Tonali, ma gli organizzatori del giro -colpiti
da un sequestro, eseguito dalla sezione di polizia giudiziaria
della Gdf, da oltre 1,5 milioni di euro - per i quali sono stati
chiesti gli arresti domiciliari.
"Definiremo anche l'aspetto penale, vedremo in che tempi", ha
chiarito il legale di Fagioli. Lo potranno fare anche gli altri
calciatori e sportivi indagati per le scommesse, anche da
centinaia di migliaia di euro. Per chiudere con le oblazioni, da
quanto si è saputo, per le difese si tratterà soltanto di
aspettare che inquirenti e investigatori completino le indagini
con l'analisi dei dispositivi sequestrati durante le
perquisizioni ai cinque indagati principali, tra cui il presunto
"coordinatore" Tommaso De Giacomo.
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