La Corte d'assise del Tribunale di
Sassari ha assegnato questa mattina l'incarico allo psichiatra,
Paolo Milia, di svolgere la perizia psichiatrica su Michele
Fresi, il 28enne di Arzachena che la notte tra il 27 e il 28
dicembre 2023, sotto gli effetti di un massiccio mix di droghe,
colpì ripetutamente con una mazza da baseball il padre Giovanni,
orafo di 58 anni, uccidendolo.
La Corte, presieduta dal giudice, Massimo Zaniboni, a latere
Valentina Nuvoli, ha fissato anche il calendario delle prossime
udienze per la discussione delle parti. Il pubblico ministero,
Claudia Manconi, gli avvocati di parte civile, Giampaolo
Murrighile, Jacopo Merlini e Massimo Schirò, e l'avvocato
difensore, Pierfranco Tirotto prenderanno la parola il 16 e il
23 settembre. La sentenza per il 28enne accusato di omicidio
aggravato dal vincolo parentale, resistenza a pubblico ufficiale
e lesioni personali, è attesa per l'autunno.
L'omicidio è avvenuto la notte del 27 dicembre 2023: il
giovane dopo avere assunto dosi massicce di anfetamine, cocaina,
alcol e acidi, completamente fuori controllo, ha prima
picchiato, stordendola, un'amica a casa sua. Poi è uscito
seminando il panico per strada con una mazza da baseball.
Raggiunto dal padre che voleva calmarlo e riportalo a casa, il
28enne lo ha colpito più volte alla testa, uccidendolo. Dopo si
era scagliato anche contro due carabinieri, ferendone uno in
maniera grave e causandogli la perdita di un occhio, prima di
essere bloccato e arrestato.
Al processo l'imputato ha dichiarato di non ricordare nulla
delle aggressioni, se non di avere assunto dieci francobolli di
Lsd, di essersi sentito male e di aver preso cocaina per
riprendersi.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA