La Polizia di Frontiera di
Trieste, diretta dalla Procura - direzione distrettuale
antimafia, ha arrestato otto cittadini turchi componenti di
un'organizzazione dedita al favoreggiamento all' immigrazione
irregolare attraverso la 'rotta balcanica'. Sono stati
sequestrati 10 veicoli utilizzati per trasportare i migranti; in
precedenza, sono stati arrestati altri tre cittadini turchi a
Spalato (Croazia) dalla polizia croata. Gli stranieri irregolari
individuati sono 52, tra cui molte donne e alcuni minorenni,
anche molto piccoli.
Le indagini, dirette dal procuratore Federico Frezza, sono
cominciate dopo l'arresto di alcuni cittadini turchi in
primavera ai controlli di frontiera di Trieste, che
trasportavano prevalentemente turco-curdi e cinesi. La Polizia
Giudiziaria di Trieste ha accertato un consistente flusso di
stranieri irregolari, per lo più famiglie con minorenni al
seguito, fatti arrivare in aereo in Bosnia e Serbia da dove
venivano accompagnati in Italia in auto o su mezzi pesanti,
attraverso Bosnia, Croazia, Slovenia. La destinazione del
viaggio non era l'Italia ma il nord Europa, Germania in
particolare.
Il prezzo pagato per il viaggio dalla Turchia all'Italia
oscillava tra i 4mila ed i 6mila euro. L'organizzazione aveva
radicati contatti in Turchia, Bulgaria, Germania, Bosnia e Paesi
Baltici. Alle indagini hanno partecipato le polizie croata e
bulgara, esperti della Polizia turca e tedesca, uno distaccato
alla Polizia di Frontiera Trieste, per cooperazione contro il
trafficking in human beings in area balcanica e nord est
italiana. Collaborazione avviata dopo una intesa tra
Bundespolizei e Polizia di Stato.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA