In Corte d'Assise di Venezia si è
aperto oggi, con la prima udienza tecnica, il processo per
omicidio volontario e almeno tre rapine, a carico di Serghei
Merjievschiiil, 38enne moldavo che uccise a coltellate Giacomo
'Jack' Gobbato che cercava di bloccarlo assieme ad un amico,
rimasto gravemente ferito, a Mestre nella notte del 20 settembre
scorso.
L'udienza del Collegio, presieduto da Stefano Manduzio, ha
accolto le istanze delle parti, la pm Federica Baccaglini, la
difesa con Gabriella Zampieri e i legali dei familiari della
vittima come parti civili. E' stata decisa l'acquisizione a
processo della testimonianza dell'imputato, di quelle della
consulente della Procura per l'autopsia, delle forze
dell'ordine, di una testimone e dell'amico della vittima. Agli
atti del processo, il fascicolo della Pm e i video registrati
dalle telecamere del Comune di Venezia e di una dei testimoni.
Gobbato venne colpito prima da due colpi di coltello, uno
alla falange del mignolo della mano sinistra e uno al gluteo
sinistro, mentre quello mortale lo colpì al cuore. L'imputazione
è di omicidio volontario aggravato, lesioni, cui si aggiungono
due rapine relative ad altrettante donne straniere prima del
delitto. Le prossime udienze sono state stabilite il 27 maggio -
per l'interrogatorio dell'imputato, testimonianze e video - e
l'8 luglio per la discussione, cui seguirà la data della
sentenza.
Dopo il delitto, a Mestre, si era tenuta una manifestazione
con corteo all'insegna della musica e del tema "Riprendiamoci la
città" organizzata dai centri sociali a cui 'Jack' apparteneva.
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