Prima un forte boato, poi il pavimento che sembrava stesse per esplodere. E' tornata così la paura ai Campi Flegrei, con una scossa di magnitudo 4.4 che alle ore 12.07 ha di nuovo fermato la vita di tutti. Perchè se è vero che la terra in quelle zone non smette quasi mai di tremare è altrettanto vero che la gente, anche oggi che i danni sono stati contenuti, non smette quasi mai di avere paura di morire. Il governo dichiarerà lo stato di emergenza nazionale per l'area, ha informato il ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare Nello Musumeci.
Matteo e Rita, 86 anni lui e 84 lei, a Pozzuoli ci vivono da oltre 50 anni. Il bradisismo lo conoscono bene, anzi benissimo. "Ci dobbiamo convivere, che altro fare? Ormai non scappiamo neanche più", raccontano. Quando stamattina il lampadario oscillava, i bicchieri cadevano e su tutto si è sentito quel rumore sordo che anticipa il peggio, Matteo e Rita sono ripiombati nel terrore e con loro migliaia di cittadini. C'è chi è sceso in strada, chi è scappato sul Lungomare, chi si è precipitato alla scuola dei bimbi dove le lezioni erano in corso e che, insieme alle università, sono state evacuate. E' stato il caos, soprattutto per il traffico. Un caos, ha sottolineato lo stesso sindaco di Pozzuoli, Luigi Manzoni, che "si è verificato perché c'è sempre poca consapevolezza su come comportarsi, capisco l'ansia di un genitore che vuole andare a prendere i figli a scuola anche se poi si agisce non in linea con il piano di emergenza".
La macchina organizzativa ha funzionato. "Le prime verifiche fatte sia da parte dei vigili del fuoco sia da parte di Città metropolitana sulle scuole e sulle strutture pubbliche stanno dando un esito abbastanza rassicurante", dice il prefetto di Napoli, Michele di Bari, a margine dei lavori del Centro di coordinamento soccorsi che è stato immediatamente convocato dopo la scossa. "Non abbiamo avuto molti danni - ha proseguito - c'è un costone sul quale sono in corso verifiche e un rudere che è stato distrutto ma per il resto tanta paura e nessuna evenienza particolare". Al momento sono stati richiesti venti interventi dei vigili del fuoco, un numero che potrebbe aumentare nel corso della serata. E non a caso il prefetto ha assicurato che il Centro coordinamento soccorsi sarà convocato in maniera permanente per garantire tutto il supporto alla popolazione.
La forte scossa 4.4 è stata nettamente avvertita anche a Napoli ma anche in questo caso nessun danno e domani anche le scuole saranno regolarmente aperte. Intanto lo sciame sismico non si ferma. Le scosse di magnitudo superiore a 1 sono iniziate alle 12.07 e da allora, sottolinea la direttrice del dipartimento Vulcani dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Francesca Bianco, ne sono state registrate circa una ventina. È stata riaperta l'ex sede della Nato a Bagnoli come centro di accoglienza e un altro centro in via Terracina. E poi diverse aree di attesa, sette solo a Pozzuoli.
Il primo cittadino Manzoni su una cosa non usa mezzi termini: "Il fenomeno del bradisismo non andrà mai via. Bisogna imparare a convivere con questa realtà". E avverte: "Non allestiremo mai le tende sotto le case come negli anni '80. I cittadini devono capire come convivere con il bradisismo. Chi vorrebbe una tenda sotto casa propria deve capire che questo non fa parte dei nostri piani per il bradisismo, l'ho già detto diverse volte e lo ripeto". Ma, intanto, a Pozzuoli arriva un temporale e la gente preferisce la pioggia battente in strada alla paura di ritornare a casa. E gli anziani sono arrabbiati, dicono di sentirsi abbandonati e chiedono l'allestimento di aree con brandine "perchè non abbiamo l'auto e non possiamo spostarci".
Intanto le verifiche messe in atto dall'Anas su diverse strade statali non hanno segnalato anomalie o danni strutturali. La circolazione ferroviaria sulla linea dell'alta velocità Roma-Napoli, che era stata sospesa, è tornata regolare come la linea della metropolitana tra Pozzuoli e Gianturco. C'è, invece, una cosa che resterà sospesa a Pozzuoli, la vita della gente.
Perchè se è vero che ad ora il bilancio dei danni è contenuto, la paura di chi vive quella terra contenuta non lo sarà mai.
Musumeci nel pomeriggio ha presieduto un vertice con il capo dipartimento della Protezione civile Fabio Ciciliano ed il capo dipartimento per la prevenzione e ricostruzione di Casa Italia Luigi Ferrara. Con lo stato di emergenza, ha informato il ministro, si assicurerebbe "la velocizzazione delle procedure già in atto, definite dalle varie norme varate dal governo Meloni nell'ultimo anno e mezzo in relazione al rischio sismico in atto nei Campi Flegrei, connesso al bradisismo. Chiederò quindi al presidente della Regione Campania la necessaria intesa, prima di portare la proposta di delibera all'esame del Consiglio dei ministri".
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