Il generale di squadra aerea Antonio
Conserva subentra alla guida dell'Aeronautica Militare in
sostituzione del generale di squadra aerea Luca Goretti. La
cerimonia di avvicendamento ha avuto luogo questa mattina presso
l'aeroporto militare di Ciampino alla presenza del ministro
della Difesa Guido Crosetto, e del capo di Stato Maggiore della
Difesa, il generale Luciano Portolano. "Oggi - ha detto Crosetto
- è fondamentale rafforzare l'integrazione tra forze armate e
sistema industriale nazionale, valorizzare le competenze interne
e costruire un modello capace di unire efficienza, trasparenza e
progettualità. Un modello in cui la sinergia tra le componenti
non si limiti a una somma di contributi, ma generi un valore
esponenziale. Abbiamo sempre più bisogno di persone, prima
ancora che militari, che non temano di mettersi in discussione
perché viviamo tempi difficili e in continua evoluzione. Solo
chi accetta la sfida dell'approfondimento e del pensiero critico
può offrire idee e visione: qualità che, nella Difesa, non hanno
grado, ma valore".
Il generale Portolano, invece, ha ricordato "l'approccio
multidimensionale e collaborativo che ha caratterizzato
l'operato dell'Aeronautica Militare durante il mandato del
generale Goretti" nel quale la forza armata "si è distinta anche
per la sua versatilità garantendo, insieme alle altre forze
armate, la sicurezza di grandi eventi, ultimi dei quali le
esequie di Papa Francesco e il successivo conclave del 7 e
dell'8 maggio, che ha portato all'elezione di Papa Leone XIV".
Nel suo discorso di commiato, il generale Goretti ha rivolto un
ringraziamento agli uomini e donne dell'Aeronautica "che in
silenzio operate mirabilmente, anche in questo momento, in
attività sia in Italia che all'estero". "Siete stati per me
straordinari - ha detto -, avete compreso lo spirito e la
modalità di lavoro che ho impostato, e avete risposto come
immaginavo: bravi, sono fiero e orgoglioso di voi! I risultati
ottenuti sono davanti agli occhi di tutti". Il subentrante
generale Conserva si è detto "onorato" del nuovo incarico
sottolineando la necessità di "capitalizzare le esperienze
fatte, in modo da innovare, cioè dotarci di capacità che
esprimano un adeguato livello di deterrenza, da esercitare anche
nei confronti di attori malevoli lontani".
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