La nuova Cinecittà "vuole essere un centro creativo e multitasking, con nuovo Museo italiano audiovisivo e cinema museo del cinema (Miac), che comprenderà anche un work in progress continuo su mestieri del cinema". Lo dice l'ad e presidente di Cinecittà Luce Roberto Cicutto, nell'incontro al Lido per gli 80 anni di Cinecittà durante il quale sono state annunciate le linee del programma della nuova gestione interamente pubblica.
Nel rilancio di Cinecittà "non ci sarà solo l'investimento per i teatri di posa, ma anche politiche di prezzi speciali per le opere prime e seconde e per i film difficili, così da consentire anche ai giovani di girare negli studi. Nel backlot faremo la sperimentazione per le nuove tecnologie di riprese e gli effetti speciali. Riapriremo i laboratori di sviluppo e stampa dove faremo dei restauri partendo da negativi. Ci saranno due anni di cantiere, un periodo non di perdita ma di investimenti, e dovremmo arrivare al break even nel terzo anno". Quando è arrivato a Cinecittà, dice il ministro dei beni e le Attività Culturali Dario Franceschini, ''avevo sotto il ministero due volte a settimana la protesta lavoratori degli studios. Probabilmente non ha mai funzionato quel misto di pubblico e privato e lo dico senza voler dare colpe a nessuno.
Ora si parte con questo nuovo progetto, che non esclude comunque partnership con i privati''. Tutti sappiamo "cosa è stata Cinecittà nel mondo - aggiunge - è importante la conservazione del patrimonio ma lo è anche investire in una grande sfida per il futuro, puntando sui giovani talenti e l'internazionalizzazione. E' una sfida che possiamo vincere'' Gli studi, sottolinea Enrico Bufalini, Direttore Cinema e Documentaristica di Luce Cinecittà, punteranno anche sulla produzione e allestimento di scenografie e sulle produzioni esecutive, per attirare gli stranieri. E in linea con la legge cinema che prevede fondi anche per i video giochi, creeremo il laboratorio di realtà aumentata e contiamo di portare negli studi il festival del videogioco''. Per attrarre le produzioni internazionali però ''gli spazi attuali, 20 studi più i backlot, non bastano. Verranno quindi realizzati nei prossimi 18 mesi due nuovi grandi teatri di 2000 metri quadrati ognuno, attrezzati anche per la motion capture. Così si passerà da 19mila mq a 25 mila''. Il progetto prevede investimenti per ''27 milioni di euro, di cui 8 milioni e mezzo vengono dalla legge cinema e gli altri sono autofinanziati''.
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