(di Nicoletta Tamberlich)
AMY HEMPEL - NESSUNO E' COME QUALCUN
ALTRO (SEM LIBRI - pag 156 EURO 17) traduzione- Silvia
Pareschi.
Il nuovo e attesissimo libro di Amy Hempel, una delle voci più
originali della narrativa di oggi, si apre con un proverbio
arabo: "Quando il pericolo si avvicina, cantagli una canzone".
Queste quindici storie raffinate rivelano la parte più umana e
vivace della leggendaria scrittrice, che ci presenta figure
solitarie e alla deriva in cerca di una connessione. Le loro
brevi vicende affrontano le nostre paure e i nostri desideri,
costringendoci a compatirli. I personaggi, vividi e memorabili,
lottano per perdonare se stessi e gli altri. Ne La Chicane
l'incontro di una donna con un attore francese suscita un
diluvio di ricordi legati a una zia suicida, incapace di trovare
stabilità in amore e nella vita. In Un rifugio con tutti i
servizi una volontaria di un ricovero per animali si prende cura
con devozione dei cani a cui praticare quella che definisce
eutanasia.
In Greed una moglie respinta esamina la relazione di suo
marito con una donna affascinante e anziana. E in Cloudland, la
storia più lunga della raccolta, una donna rimugina sulla scelta
fatta da adolescente di rinunciare al suo bambino. Storie di
donne tenere e anche, a modo loro, divertenti, che sono piene di
rivelazioni inattese, narrate con lo stile che ha la cifra unica
diretta inimitabile di Hempel.
Cloudland, di tutte queste 15 storie di una lunghezza che
varia da mezza pagina a un massimo di due, è quello più
"esteso", da solo prende quasi metà del libro. E' un racconto di
rimpianti, di dolore che riemerge improvvisamente nella
rievocazione di un episodio della vita della protagonista, che
si infiltra nel già precario equilibrio mettendo in discussione
la possibilità di un nuovo inizio. Ambientato in Florida la
donna si barcamena tra il lavoro come assistente sanitaria a
domicilio, la cura delle piante tropicali e i programmi di
cronaca nera che segue insieme ai suoi pazienti: porta dentro di
sé oltre ricordo dei giorni a Ny, in compagnia di amici
brillanti e viveur che non ci sono più, un tormento su un
passato ancora più lontano. Quando, appena diciottenne, aveva
partorito in una clinica privata una bambina poi data in affido.
Il racconto più autoironico è invece forse Greed. "La signora
Greed era sposata da quarant'anni, suo marito il cornuto del
secolo. Un uomo bruttino dal patrimonio ragguardevole, che
l'accompagnava a fare commissioni nel quartiere. La signora
Greed si faceva un punto d'onore di affermare che non lo avrebbe
mai lasciato. Poco importava se il suo affetto per lui era
superato dall'attaccamento ad altri. Tra cui, per esempio, mio
marito". Ogni storia di Nessuno è come qualcun altro è
accompagnata dalla malinconia per qualcosa lasciato indietro, o
che si è mancato di conoscere.Hempel, originaria di Chicago e
residente dagli anni Settanta a New York, è stata allieva di
Gordon Lish, il celebre editor di Carver, e i suoi racconti le
sono valsi numerosi premi, come il PEN/Malamud Award.
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