(di Francesca Pierleoni)
Ha rinnovato il linguaggio della
lunga serialità in Italia, da Romanzo Criminale a Gomorra e
anche ad Hollywood ha dimostrato, con Soldado la sua capacità di
dare uno sguardo nuovo, su noir, action e thriller mantenendo
comunque centrale lo sviluppo dei personaggi. Stefano Sollima
non ha mai avuto paura delle sfide. Lo dimostra ancora una volta
con ZeroZeroZero, la serie internazionale Sky Original, ispirata
dal bestseller di Roberto Saviano (Feltrinelli), che il cineasta
romano firma come creatore e regista (dei primi due episodi),
presentata in anteprima alla Mostra del Cinema di Venezia e al
debutto su Sky Atlantic e Now Tv il 14 febbraio dalle 21.15.
Sollima è anche impegnato nel montaggio del suo secondo film
hollywoodiano, l'action thriller Without remorse (Senza
rimorso), con Michael B. Jordan e Jamie Bell, tratto dal romanzo
di Tom Clancy, che sarà in sala a settembre 2020.
In cantiere poi ha anche uno spaghetti western, Colt, basato
su uno degli ultimi soggetti scritti da Sergio Leone: "dovrei
iniziare a gennaio 2021" spiega incontrando i giornalisti a
Roma.
In ZeroZeroZero, l'inchiesta giornalistica del libro di Saviano
"è stata solo il punto di partenza, nel modo in cui racconta la
cocaina in quanto merce che ha un impatto economico globale"
dice Sollima. Ne è nato "un racconto potente ma complesso da
mettere in scena produttivamente. Essere riusciti a realizzarlo
è il più grande risultato". La serie, che potrebbe svilupparsi
in futuro con nuovi capitoli, ha alla base "l'idea di raccontare
il singolo viaggio di un enorme carico di cocaina, che parte dal
Messico e arriva in Italia". Un percorso dal punto di vista di
"tre mondi paradigmatici: una famiglia di americani, perbene e
rispettata, che mantiene in piedi la propria impresa legale,
facendo da broker per i trafficanti di droga; un gruppo di
militari, addestrati a combattere il narcotraffico, che,
complici la disillusione e gli scarsi mezzi a disposizione,
decidono di creare un proprio cartello" e poi c'è la
'ndrangheta, "una mafia sorprendentemente arcaica, per la quale
è più importante il mantenimento del potere che i benefici
portati dai soldi".
Serie come Narcos "non c'entrano niente con questa. Qui la
cocaina è un pretesto narrativo per parlare di noi. Dovendo
pensare a un possibile paragone, Traffic (il film del 2000 di
Steven Soderbergh, ndr) come concetto è molto più vicino". Con
gli altri due registi, il danese Janus Metz (True Detective) e
l'argentino pluripremiato Pablo Trapero, "si sono creati degli
switch inediti. Ad esempio, io ho girato molto in Messico, dove
non mi capiva nessuno e Pablo ha girato molto in Calabria dove
nessuno lo capiva". Il Messico è anche il Paese dove ci sono
stati i maggiori problemi, dal sindaco di Monterrey, che ha
negato a lungo il permesso per le riprese, a una scena di
inseguimento nella quale gli attori che facevano i militari,
sono stati bloccati dai veri poliziotti messicani, armi in
pugno.
Invece Without remorse, ispirato dal romanzo di Clancy del
1993, nasce come primo film di un nuovo possibile franchise, dai
libri dello scrittore americano. La storia ha per protagonista
John Clark (Michael B. Jordan) navy seal che durante la ricerca
del responsabile dell'omicidio della moglie, si ritrova al
centro di una grande cospirazione. L'uscita a settembre farebbe
pensare a un possibile debutto a Venezia, idea che Sollima
accoglie con un sorriso: "Ho finito le riprese tre settimane,
fa, ho appena iniziato il montaggio, devo ancora ben capire che
film ho fatto...".
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