L'arte del mondo torna in fiera a
New York. La seconda edizione di Tefaf New York Fall, la grande
fiera dell'arte gemella di Maastricht, è sbarcata nella Grande
Mela con l'obiettivo di rafforzare un segmento di mercato in
questi giorni apparentemente eclissato dai forti prezzi
registrati dall'arte contemporanea. Tanti galleristi italiani
tra i quasi 100 espositori provenenti da 13 paesi e tanti pezzi
da museo: dal "Genio Rezzonico", un monumentale e rarissimo
gesso di Antonio Canova offerto da Carlo Orsi per quattro
milioni di dollari, a un San Gerolamo del Guercino che i
fratelli Dino e Raffaele Tomasso italiani di origine ma basati
tra Leeds e Londra, propongono per 950 mila dollari.
Per oltre trent'anni, Tefaf è stata ampiamente riconosciuta
come l'organizzazione dedicata ad arti figurative, antiquariato
e design più autorevole del mondo. Dalle statue dell'antico
Egitto a marmi romani, arredi italiani rinascimentali, gioielli
di Fabergé, paraventi giapponesi, e dipinti dei più grandi
maestri antichi e moderni, l'esposizione autunnale a New York
fotografa l'evoluzione culturale del mondo, dalle rive del Nilo
all'antica Cina. Tra i greatest hits la "Blue Map", una "mappa
del mondo" vista dal punto di vista di un imperatore cinese del
Settecento, proposta da Daniel Crouch Rare Books e un pannello
stratificato a colori accesi di Angelo Caroselli (1585-1653)
esposto da Colnaghi: raro esempio di "Sacra Conversazione" del
XVII secolo con un donatore, racchiude varie influenze
pittoriche, dalle figure allineate dell'antichità fino a Poussin
e Caravaggio.
Una galleria romana, Carlo Virgilio, ha portato una grande
veduta di Costantinopoli di Ippolito Caffi, parte di un
complesso decorativo che l'artista bellunese realizzò
nell'ultimo decennio della sua vita che fino a qualche anno fa
si riteneva perduto: due di queste vedute saranno esposte in una
prossima mostra su Caffi il prossimo anno al Palazzo del
Quirinale.
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