"Un poeta politico senza tempo e per questo moderno".
"Un artista sociale, senza legami".
Ma anche,
con un sorriso, "supersonico e intergalattico". Il volto
chiarissimo, gli occhi cerulei, l'attrice Premio Oscar Tilda
Swinton non lesina aggettivi per raccontare chi è per lei Pier
Paolo Pasolini, il regista e scrittore al quale dedica
"Embodying Pasolini", performance realizzata insieme allo
storico della moda, ex direttore del Museo Galliera di Parigi e
fashion curator di fama mondiale Olivier Saillard, in anteprima
assoluta il 25/6 al Mattatoio di Roma e in streaming fino al
27/6 su www.romaison.it. Cuore della performance, gli abiti
capolavoro che Danilo Donati realizzò per i film diretti da
Pasolini e che ora la Swinton, semplice kimono bianco indosso,
quasi fosse una seconda pelle, estrae da un grande scatolone e
pezzo dopo pezzo indossa, in un gesto che è molto più
significante: è quasi un incarnare su di se' ciò che tutte
quelle creazioni raccontano, rappresentano, evocano, da
pellicole come Il vangelo secondo Matteo, Uccellacci uccellini,
Edipo re, Porcile, ma anche Decameron, I racconti di Canterbury,
Il fiore dei Mille e una notte, fino a Salò o le 120 giornate di
Sodoma. Un omaggio non casuale. "Scoprii Pasolini girando il mio
primo film, Caravaggio di Derek Jarman - racconta l'attrice -
Lui ne era ispirato, come gran parte degli artisti intelligenti.
E da allora Pasolini è stato alla base di tutta la mia carriera.
Oggi quando qualche studente mi dice di non conoscerl rispondo:
siete fortunati, perché potete vederlo per la prima volta e
andare a esplorarlo". La performance debutta anche alla vigilia
del centenario della nascita del regista, festeggiata il
prossimo anno. "Roma - dice la sindaca Virginia Raggi - è già
pronta a ospitare una serie di eventi e mostre a Palazzo delle
Esposizioni, al Maxxi, alle Gallerie nazionali Barberini e
Corsini e poi in tutta la città".
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