"Ora il rischio di vedere disperso
un immenso patrimonio artistico e distrutto uno dei centri di
arte e cultura più innovativi, vivi e dinamici d'Italia è
concreto": è quanto ha affermato Vincenzo Sparagna, fondatore di
Frigolandia, una sorta di laboratorio di arte, satira e cultura,
nato nel 2006 a Giano dell'Umbria ed ora al centro di una
vicenda giudizaria, dopo l'ordinanza di sgombero del Comune e il
successivo ricordo al Tar.
"Con una sentenza sorprendente e contraddittoria - spiega
Sparagna, esponente storico della satira italiana - il Tar
dell'Umbria ha respinto il nostro legittimo ricorso contro
l'assurda ordinanza di sgombero del Comune di Giano dell'Umbria,
emessa l'11 marzo 2020 in piena pandemia. Ma la nostra
resistenza a questo atto di vera barbarie giuridica, che molti
hanno definito giustamente un autentico crimine culturale,
prosegue". Polo di attrazione culturale e di promozione
turistica del territorio, Frigolandia custodisce un archivio di
60 tonnellate di pubblicazioni (riviste e libri) che documentano
le più avanzate ricerche nel campo del fumetto, della satira,
dell'illustrazione e dell'arte degli ultimi 40 anni, una grande
biblioteca, migliaia di tavole originali e migliaia di
fotografie. C'è poi il Museo, che ha in esposizione oltre 500
tavole, disegni, quadri, sculture, fotografie e ha in archivio
più di 30.00 opere (di autori come Andrea Pazienza, Tanino
Liberatore, Massimo Mattioli, Filippo Scòzzari e Stefano
Tamburini) che sono state la base negli ultimi anni per mostre
di grande successo in tutta Italia.
"Mentre prepariamo i prossimi passi giudiziari - ha aggiunto
Sparagna - chiamiamo a raccolta tutti i nostri amici perché
facciano sentire ancora più forte e determinata la loro
protesta. Distruggere uno dei più importanti presidi culturali
italiani, per la cui salvaguardia hanno sottoscritto un appello
già ventimila persone, è un atto insensato che ci auguriamo
altri giudici più attenti e illuminati possano ancora impedire".
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