Un viaggio nella storia attraverso
i ponti sul fiume Isonzo. Nell'ambito delle manifestazioni in
occasione di Go!2025, l'Ordine degli ingegneri della provincia
di Gorizia, presieduto da Alberto Pich, ha promosso la mostra
"Il fiume Isonzo e i suoi ponti. Storia, tecnica, architettura,
ambiente, paesaggio", in collaborazione con I.Z.S. (Camera degli
Ingegneri della Slovenia).
Il tema è stato scelto sia in relazione alla natura tecnica
dell'argomento sia per il valore simbolico rappresentato dai
ponti, che, superando ostacoli naturali, consentono da sempre il
collegamento tra le diverse sponde, permettendo così anche lo
sviluppo di rapporti economici e sociali dei territori
adiacenti.
La mostra, come argomentato stamani da Edino Valcovich,
responsabile scientifico dell'iniziativa, e da Giorgio
Brandolin, coordinatore, alla presenza della vicesindaca Chiara
Gatta, ha l'obiettivo di proporre a un largo pubblico la
tematica della delicata relazione tra ambiente naturale e opera
dell'uomo, quando questi due argomenti risultano entrambi
contraddistinti da forti specifiche valoriali (il fiume) e di
qualificazione tecnica (i ponti), in considerazione anche del
loro inserimento nel particolare contesto storico del territorio
isontino.
Si tratta di un viaggio nella storia del territorio bagnato
dall'Isonzo, delle sue vicende sociali, politiche e culturali.
Un racconto delle demolizioni causate dalle guerre e delle
successive ricostruzioni, dalle invasioni delle popolazioni
barbariche ai tragici due ultimi conflitti mondiali.
L'esposizione sarà allestita nell'Auditorium della cultura
friulana con inaugurazione il 13 maggio alle 18.
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