Nelle Filippine essere arrestato
non è un problema: c'è come una sorta di cauzione fai da te,
bisogna avere i soldi, ma si può pure barattare con oggetti o
col proprio corpo. E' quello che racconta il filippino Brillante
Mendoza, che torna dopo sette anni al Festival di Cannes dopo il
controverso 'Kinatay', in concorso con 'Ma' Rosa', un affresco
della sub-cultura nei quartieri periferici di Grand Manille.
Il film ruota attorno a una coppia, Rosa (Jaclin Jose) e
Nestor (Julio Diaz), anche se è la prima ad avere un vero ruolo
da protagonista. I due lavorano e vivono in un sari-sari store
(una specie di spaccio-caffè molto diffuso nelle Filippine) solo
come copertura di un piccolo spaccio di droga. Una sera arriva
la polizia dell'antidroga. In questura inizia la trattativa, il
mercato della cauzione imposto allegramente e con violenza dai
poliziotti. Sarà alla fine 'Ma' Rosa' a risolvere tutto vendendo
l'ultimo loro bene: il falso cellulare di marca della figlia
adolescente.
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