Piacerà 'Ragazzi di stadio,
quarant'anni dopo' alla Juventus? "Non lo so, ma di fatto i
bianconeri, insieme alla Lega Calcio, non mi hanno permesso di
filmare la tifoseria ordinaria, né gli ultrà nello stadio, ma
non ne abbiamo fatto una tragedia". Così il regista Daniele
Segre parla del suo documentario dedicato agli ultrà della
squadra bianconera passato alla 36/ma edizione del Torino Film
Festival.
Il film, prodotto da I Cammelli con Rai Cinema in
associazione con 13 production e presentato nella sezione Festa
mobile, per Segre dimostra soprattutto una cosa: "Dopo
quarant'anni è cambiato molto. Allora c'era ancora una poetica,
oggi gli ultrà sono più che altro un'organizzazione
paramilitare. Comunque - in un documentario pieno zeppo di
testimonianze - ho lavorato con gli ultrà grazie alla reciproca
fiducia per i miei trascorsi, i drughi (il termine deriva dal
quartetto di balordi di Arancia meccanica) insomma mi hanno dato
fiducia e non ho mai avuto problemi".
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