"Racconto una donna divisa
interiormente, che lotta con se stessa, che cade e si rialza,
descrivendo le diverse prospettive di questa battaglia". Così la
regista tedesca Ina Weisse descrive il suo ultimo lavoro, il
film "The audition" proiettato tra le anteprime internazionali
del Bif&st, il Bari international film festival.
Una sorta di dramma interiore che si esplicita nei rapporti
difficili con gli altri personaggi del film, il figlio,
l'allievo, il marito, l'amante, il padre e che riecheggia per
l'intera storia nelle note della musica di Bach. Anna Bronsky,
la protagonista interpretata da Nina Hoss, è un'insegnante di
violino in un liceo musicale a Berlino. Contro il parere di
alcuni colleghi, impone l'ammissione di uno studente, Alexander,
di cui percepisce un notevole talento. Con grande dedizione lo
prepara per l'esame di fine anno, trascurando la sua famiglia,
il figlio Jonas di 10 anni, che mette in competizione con il
nuovo studente, e il marito Philippe, liutaio francese.
Nell'epilogo della storia, nelle scelte che alcuni dei
personaggi fanno al culmine di questo intreccio inquieto di
rapporti umani, c'è la chiave del racconto.
"Per me era importante raccontare anche il tema dell'educazione
dei bambini che sono l'anello più debole nella nostra società,
ma anche la difficoltà dei rapporti familiari e come nasce la
violenza" ha spiegato la regista, presentando il film al Bif&st
prima della proiezione in anteprima.
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