Tonfo al box office per Woody Allen: il suo ultimo film, Rifkin's Festival, ha incassato appena 24mila dollari nei primi due giorni in appena 26 sale. Non ha aiutato la tempesta di neve che nel weekend ha infuriato sulla costa est degli Usa, ma e' il minimo storico negli Stati Uniti per il regista, tornato nella bufera dopo che la figlia adottiva Dylan Farrow ha rilanciato nei suoi confronti gravi accuse di pedofilia. Come termine di paragone, il precedente film uscito negli Usa, "La Ruota delle Meraviglie", aveva avuto incassi di 125mila dollari nel primo fine settimana di apertura. Il film con Kate Winslet, girato all'ombra dei luna park di Coney Island, aveva debuttato nell'autunno 2017, nei mesi in cui le accuse di Dylan che Woody l'aveva molestata da bambina, erano tornate alla ribalta. "Rifkin's Festival", uscito nel maggio 2021 in Italia, e' il 49esimo film dell'86enne regista che ha in mente di girare il 50esimo a Parigi con un soggetto che evoca quello del suo "Match Point". Il 48esimo film, "Un Giorno di Pioggia a New York", negli Stati Uniti non ha mai avuto una vera distribuzione: di recente ha superato le forche caudine delle autorita' di Pechino e sara' proiettato in Cina dal 25 febbraio. Girato nell'estate 2019, Rifkin's Festival e' una coproduzione italo-spagnola con Vittorio Storaro come direttore della cinematografia. Il film segue un anziano professore di cinema (Wallace Shawn) e la piu' giovane moglie (Gina Gershon) addetto stampa di un regista la cui relazione scoppia nei giorni del Festival di San Sebastian. Shawn e la Gershon hanno di recente difeso il regista, affermando di credere alla sua innocenza, a differenza di altre star che hanno lavorato con Allen negli ultimi cinque anni: tra questi, Timothee Chalamet ha fatto mea culpa per aver accettato la parte in "Un Giorno di Pioggia", devolvendo l'intero compenso in beneficenza.
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