C'è un limite anche al catastrofico, ma non in MOONFALL, il nuovo film di Roland Emmerich, re di questo genere e definito appunto The Master of Disaster, in sala dal 17 marzo con 01. Perché, anche se tra mille difficoltà, i protagonisti di questo tipo di film alla fine qualche chance c'è l'hanno, ma questa volta gli accidenti sono talmente tanti, ripetuti e ravvicinati che fanno idealmente gridare a un pubblico in sala ormai immedesimato nella storia: "No! Pure questa no!". Cosa mai accade in questo film con Halle Berry, Patrick Wilson, John Bradley, Michael Peña, Charlie Plummer, Kelly Yu e Donald Sutherland? Succede che una luna, privata da ogni suo aspetto romantico, manda letteralmente in tilt la Terra. Ovvero entra in rotta di collisione con il nostro pianeta, avvicinandosi spaventosamente a noi. A pochi giorni prima dell'impatto, l'ex astronauta NASA Jo Fowler (Berry) insieme all'astronauta Brian Harper (Wilson) e il teorico molto nerd K. C. Houseman (Bradley) sono convinti di avere una soluzione per quanto folle possa sembrare. E mentre il mare copre le città, la gravità stravolge il clima e l'umanità è ormai rassegnata a morire tra ghiacci, terremoti e inondazioni, questi eroi della porta accanto organizzeranno all'ultimo minuto un'impossibile missione nello spazio, solo per scoprire che la nostra Luna non è quello che sembra.
E qui il regista, sceneggiatore e produttore cinematografico tedesco - autore di film come STARGATE , INDIPENDENCE DAY e THE PATRIOT -, ha un'idea geniale: quella di inserire nella trama del film alcun teorie cospirazioniste secondo cui la Luna sarebbe artificiale e cava. Insomma una mega struttura costruita dagli alieni, un po' come la Morte Nera della saga di GUERRE STELLARI, un progetto che ha ricevuto l'approvazione della stessa Nasa che ha offerto a Emmerich collaborazione con svariate consulenze per garantire elementi di accuratezza scientifica al film. "Mi piace definirlo un film di fantascienza con un forte elemento catastrofico - dice Emmerich -. Moonfall - rivela poi - in realtà diventeranno tre film. Voglio girare il secondo e il terzo insieme, devo solo vedere come il pubblico accoglie il primo". Tutto, come spesso accade, nasce da un libro: "Ho letto dieci anni fa WHO BUILT THE MOON di Christopher Knight e Alan Butler, che parla appunto dell'esistenza di queste mega strutture sulle quali c'è tutta una letteratura. Da allora ogni volta che guardo la Luna mi chiedo se si possa scardinare dal suo asse e finire contro il nostro pianeta. Ho scoperto poi che la Nasa sta realmente cercando l'esistenza di tali mega strutture.. Da qui le molte teorie su chi avrebbe mai costruito queste cose e con quale tecnologia".
E ancora Emmerich sull'importanza della Luna: "La sua distruzione cambierebbe il nostro asse di rotazione con un circolo polare artico in grado di stravolgere le condizioni atmosferiche. Per fare solo un esempio , la maggior parte degli Stati Uniti vivrebbe sotto zero per la maggior parte dell'anno. È proprio la Luna a mitigare le nostre condizioni climatiche e proprio grazie a lei abbiamo una stabilità di orari e tra notte e giorno, che ci permette di crescere e distribuire equamente la produzione del nostro cibo in tutto il mondo".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA