È stato
"Big" (Italia, 2021), storia agrodolce di riscatto e libertà
firmata dal regista romano Daniele Pini, ad aggiudicarsi il
Premio Raffaella Carrà, consegnato dal suo ex compagno Sergio
Japino, al 5/o Pop Corn Festival del Corto, l'evento
internazionale dedicato alla cinematografia breve che si è
concluso ieri a Porto Santo Stefano (Grosseto).
Il riconoscimento al Miglior corto d'autore va a "Ofelia" di
Pierfrancesco Bigazzi e quello per Miglior opera prima a "U
figghiu" di Saverio Tavano, che portano a casa anche i premi
Panalight. Menzione speciale della giuria a "Notte Romana" di
Valerio Ferrara e "Roy" di Tom Berkerley e Ross White. Premio
Pari Opportunità del Comune di Monte Argentario a "Warsha" di
Dania Bdeir, mentre il riconoscimento del pubblico va ancora a
"Ofelia". "Quest'opera sarebbe piaciuta molto a Raffaella -
hanno sottolineato i membri della giuria presieduta da Federico
Moccia -, per il suo essere fuori dalle righe. È un lavoro
doloroso, dove la protagonista soffre giorno dopo giorno, ma
alla fine riesce a prendersi una rivincita a sorpresa. Un
impianto lineare dato dalla quotidianità, ma anche dalla
continua speranza per un futuro diverso, che alla fine arriva: è
questo quello che Raffaella ha sempre immaginato per i giovani".
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