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Mediterranean Fever, la malattia dei palestinesi ad Haifa

Mediterranean Fever, la malattia dei palestinesi ad Haifa

In sala film di Maha Haj regista vincitrice a Cannes

ROMA, 25 aprile 2023, 11:41

Redazione ANSA

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Tra commedia, thriller e dramma, Mediterran fever della regista palestinese Maha Haj, al cinema dal 27 aprile con Trent Film, ha, tra le sue molte bellezze, quella di mostrare la sua fisionomia con tempi lenti. Premiato per la miglior sceneggiatura a Un Certain Regard al Festival di Cannes 2022, il film mette al centro della storia l'amicizia tra due uomini palestinesi quarantenni vicini di casa ad Haifa, ovvero Waleed (Amer Hlehel) e Jalal (Ashraf Farah).
    Il primo è un velleitario scrittore che non riesce a mettere su carta il suo primo romanzo, un depresso con tanto di moglie e figli che va dallo psicanalista senza crederci troppo, l'altro è invece vitale e dinamico, si arrangia con tanti lavoretti e non tutti puliti.
    Ora va detto che la vita di Waleed cambia dopo l'incontro con Jalal. Pur essendo come il giorno e la notte, i due cominciano ad accettarsi dopo mille scontri e tra loro inizia una sgangherata amicizia. A renderli complici anche il fatto che Waleed chiede a un certo punto a Jalal di mostrargli qualcosa della vita criminale che potrebbe essere l'ambientazione del suo romanzo.
    Il titolo del film fa riferimento a una malattia che sembra aver colpito il più giovane dei figli di Waleed, una strana sindrome peculiare di chi vive nella regione. Vale a dire un disagio attribuibile all'intero Medio Oriente, ma ancora più al peso politico ed esistenziale dell'essere palestinese ad Haifa.
   
   

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