Due Flash (Ezra Miller 'sdoppiato'), due Batman (Ben Affleck e Michael Keaton in un ritorno trionfale dai film di Tim Burton), Supergirl (la carismatica Sacha Calle) in due formazioni della Justice League: sono i punti cardinali nel viaggio immersivo tra più piani temporali e universi paralleli per il Dc Extended Universe messo in scena da The Flash, primo film monografico, nelle sale dal 15 giugno con Warner Bros, sul personaggio creato sui fumetti nel 1956 da Gardner Fox, Robert Kanigher e Carmine Infantino.
Un'avventura fantasy intrisa di humour con tocchi di ironia irriverente e momenti di dramma, diretta da un regista talentuoso e visionario come l'argentino di origine italiana Andy Muschietti (It, It Capitolo 2). La forma è quella di un esteso omaggio ai supereroi Dc con una serie di cameo, ritorni dal passato, anche commoventi, e richiami cinefili come Nicolas Cage (che sarebbe dovuto essere Superman in un progetto di Tim Burton mai realizzato), già svelato dal regista. Dalla critica Usa arriva una promozione con riserve che ha in parte liberato il film, dal 'peso' mediatico rappresentato dai comportamenti all'insegna dell'instabilità del suo protagonista Ezra Miller.
L'attore 30enne, tra il 2020 e il 2022, per atti compiuti in luoghi diversi, è stato più volte arrestato e ha ricevuto accuse (poi in gran parte cadute o ritirate), fra le altre, di aggressione, adescamento, molestie, furto con scasso. Finora ne sono scaturite una condanna per disturbo della quiete pubblica alle Hawaii, un'ammissione di colpa per violazione di domicilio in Vermont e l'anno scorso, le scuse pubbliche da parte di Miller che ha anche annunciato di aver iniziato un trattamento per superare alcuni problemi di salute mentale dai quali sarebbe afflitto.
La Warner ha comunque continuato a supportare sia la star, che ora, stando a Muschietti starebbe meglio, sia il film, costato intorno ai 220 milioni di dollari. Tuttavia per evitare che le questioni personali dell'attore prendessero troppo spazio, Miller non ha fatto promozione, a parte rispondere a qualche domanda sul red carpet all'anteprima mondiale di Los Angeles. Nel blockbuster (coprodotto da Barbara Muschietti, sorella del cineasta con cui forma un duo creativo), il quasi trentenne ricercatore forense Barry Allen alias The Flash (ruolo che Miller ha già incarnato, fra gli altri, in Batman v Superman: Dawn of Justice Suicide Squad, Justice League e in cameo nelle serie Arrow e Peacemaker), decide di utilizzare la sua supervelocità per tornare indietro nel tempo e cambiare gli eventi che hanno portato alla tragica morte della madre (Maribel Verdù). Interferire sul piano spazio temporale però non è senza conseguenze. Barry si ritrova a creare un apocalittico sconvolgimento della realtà, con il ritorno di un implacabile nemico di Superman, il Generale Zod (Michael Shannon). Per cercare di fermarlo Flash deve chiedere aiuto alla sua versione 18enne e insieme si mettono alla ricerca degli altri supereroi: un differente Batman (Keaton, in un'intensa versione crepuscolare) e Superman, al cui posto però c'è la giovane kriptoniana Kara Zor-El /Supergirl (Calle). "E' magnifico per me essere qui a celebrare questo film, che è stato una sorta di viaggio" ha spiegato Miller a The Movie Report sul red carpet di The Flash.
L'attore ama del suo personaggio, oltre alla velocità, "l'altruismo, la sua bussola morale, l'altruismo e la sua capacità di sacrificarsi per gli altri". Nel film, aggiunge "ci sono due Barry. Uno che ha vissuto difficili esperienze e un forte dolore e un altro che ha avuto il privilegio di una vita molto più spensierata. Sono fondamentalmente diversi ed è stato molto interessante poterli esplorare entrambi". Ora si aspetta la risposta del botteghino ma c'è già lo script per un sequel, e Muschietti assicura, che se si realizzasse, il protagonista resterebbe Miller.
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