Grandi film internazionali su Rai 1 come House of Gucci di Ridley Scott o fra i titoli italiani la commedia Bla Bla baby di Fausto Brizzi; la saga di Creed, Freaks out di Gabriele Mainetti e Diabolik dei Manetti Bros su Rai 2; protagonisti da Oscar come Anthony Hopkins per The Father e Jessica Chastain con Gli occhi di Tammy Faye su Rai 3, dove approderanno anche i film dossier in prima serata, legati all'attualità, con l'introduzione e l'approfondimento di Federica Sciarelli (si partirà da Caivano attraverso 'Fortuna' di Nicolangelo Gelormini, con Valeria Golino). Il debutto sull'ammiraglia Rai (dopo l'esordio nel 2021 su Sky) della miniserie di Marco Pontecovo Alfredino - Una storia italiana con Anna Foglietta e Il ritorno di successi come Morgane detective geniale, con la terza stagione al via il 19 settembre in prima serata; ma anche le serie action su Rai 2 da Ncis a Swat. Sono fra i punti principali della stagione autunnale Rai nella programmazione di film, serie di successo e documentari d'autore. Un'offerta nell'anno di circa 20mila ore di programmazione, proposta dalla Direzione Cinema e Serie Tv, tra grandi produzioni internazionali, cinema italiano e coproduzioni della Rai.
"Il cinema è un prodotto molto nobile che rimane evergreen - spiega il direttore direttore Cinema e Serie TV Adriano De Maio - fa da didascalia alla nostra vita. La programmazione non va fatta solo pensando all'audience, ma per far ragionare e dare un contributo". Il tutto con appuntamenti fissi "per fidelizzare il pubblico" e l'introduzione con nuove sigle create ad hoc, come si faceva con lo storico jingle di Lucio Dalla che aveva 'Lunedì cinema . "Dopo Sanremo vi adatteremo i brani dei tre giovani sul podio al festival". Sotto i riflettori anche approfondimenti, omaggi e collegamenti con l'attualità: da Bread and Brexit ciclo di 14 titoli di tema sociale di Ken Loach su Rai 5 dal 19 settembre, alla maratona di film il 3 ottobre su Rai Movie per la giornata nazionale in memoria delle vittime dell'immigrazione; passando per Fortpasc di Marco Risi in prima serata su Rai 3 il 21 settembre a 28 anni dall'uccisione di Giancarlo Siani; Bellissima il 23 settembre, a 50 anni dalla morte di Anna Magnani; la retrospettiva su Billy Wilder (Rai Movie) o gli approfondimenti cinematografici su Rai storia e Rai 5, per i quali De Maio pensa alle introduzioni di Alessandro Barbero e Piero Chiambretti. Grande spazio su tutte le reti al cinema italiano: "E' una strategia da sempre della Rai dargli attenzione, anche perché ci racconta e varca i confini" spiega De Maio. In programma, fra gli altri, in prima serata su Rai 3, i pluripremiati Settembre di Giulia Steigerwalt, vincitore come migliore opera prima del David di Donatello e il Nastro d'argento e Il bambino nascosto di Roberto Andò, con Silvio Orlando e Giuseppe Pirozzi (Marefuori); il cinema d'autore italiano su Rai 5; documentari di maestri come Cecilia Mangini (Il mondo a scatti, il 23 settembre in seconda serata su Rai 3) o Marco Bellocchio con Marx può attendere (a dicembre). Senza dimenticare i generi su Rai 4, tra ritorni e novità come la serie poliziesca spagnola Rapa con Javier Camarà o Nancy Drew, L'approdo di House of Gucci su Rai 1 rimanda alla polemica sulle icone italiane interpretate da attori stranieri. "Non sono d'accordo con Favino - spiega de Maio - questa è l'opera di un maestro del cinema e ricordiamo il ruolo fondamentale per questi film dei nostri doppiatori". Per Paolo del Brocco, ad di Rai Cinema "Favino faceva un discorso generale di cui è stato preso solo un pezzo per fare titolo" osserva, e sottolinea l'importanza nella programmazione Rai per il cinema italiano: "tra noi c'è stata stata sempre una collaborazione nel valorizzarlo. Comunque bisogna smettere di dire che vada male in sala. I film italiani a grosso budget sono andati benissimo, mentre film più piccoli hanno perso terreno. La tv in questo può fare molto per rilanciare l'interesse, distinguendosi dalle piattaforme e raggiungendo tutti i tipi di pubblico". (AN
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