Rinchiudersi in un'eterna
adolescenza, sognando l'amore ma poi non avere il coraggio di
uscire dalla comfort zone delle proprie abitudini e viverlo: è
l'accidentato percorso in commedia di Troppo Azzurro, l'opera
prima di Filippo Barbagallo, anche protagonista, al debutto alla
Festa del Cinema di Roma in Freestyle e prossimamente in sala
con Vision Distribution.
La storia (producono Elsinore, Wildside e Vision Distribution
in collaborazione con Sky), che ha nel cast, fra gli altri,
anche Alice Benvenuti, Martina Gatti, Brando Pacitto, Valeria
Milillo e Valerio Mastandrea, gira intorno al tragicomico
diario di quotidiane speranze e disperazioni incarnato dal
25enne Dario (Barbagallo), che in un agosto romano, ha
l'occasione di mettere i suoi sentimenti in gioco quando
incontra una studentessa fuorisede, Caterina (Benvenuti) con la
quale l'innamoramento è un colpo di fulmine. La chance di
'crescere' lontano da Roma, gli amici di sempre, i genitori
molto comprensivi (Mastandrea e Milillo) e le rassicuranti
abitudini si dimostra molto più difficile dei previsto
Soprattutto quando riappare la ragazza di cui è da sempre
infatuato, l'indipendente e imprevedibile Lara (Gatti).
"Ho cercato di fare un film ironico e gentile - spiega nelle
note di produzione Barbagallo, che è stato assistente alla regia
per Paola Randi (tito e gli alieni) e Valerio mastandrea (Ride)
- Spero, qualcuno possa trovare qualcosa di sé, di un amico, di
un conoscente o di un famigliare. Credo di averlo fatto perché
avevo voglia di far funzionare in un film le cose che a volte,
nella vita di tutti i giorni, non si incastrano bene".
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