Silvana Giacobini torna alla
narrativa con un romanzo ambientato in una Venezia gotica e
misteriosa, 'La schiava bianca' (Cairo), presentato oggi a
Milano nella libreria Rizzoli che ha sede nella Galleria
Vittorio Emanuele.
Il romanzo comincia con un incipit di grande impatto, con una
giovane donna che giace immobile, sepolta viva, e muore
nell'incendio di un palazzo fatiscente di Venezia. La giovane
era stata vittima di un sequestro anomalo e aveva indossato per
i suoi 18 anni un costume settecentesco da favola. Dieci anni
dopo a vestire quello stesso abito è la scrittrice Margot Amati,
ospite di uno sfarzoso ballo in maschera, a cui è stata
personalmente invitata dalla consorte del marchese Pietro
Gradenigo di Soranzo dei Cavalieri. All'evento partecipano
ricchi industriali, principesse arabe, imprenditori, magnati
della finanza. Margot scopre che l'invito ha un secondo fine:
smascherare l'autore delle lettere anonime, firmate l'Occhio
della Fenice, che minaccia di morte la marchesa e suo figlio.
Nel frattempo la città lagunare è colpita da una serie di
delitti che sembrano legati da un filo conduttore che solo
Margot riesce a cogliere.
Silvana Giacobini, romana di nascita e milanese di adozione,
è stata direttore di Gioia, e ha progettato e diretto i
settimanali Chi (Mondadori) e Diva e donna (Cairo). Ha scritto i
romanzi 'La signora della città' e 'Un bacio nel buio' che sono
diventati film per la tv.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA