PAOLO ARMAROLI, ''CONTE E MATTARELLA.
Sul palcoscenico e dietro le quinte del Quirinale. Un racconto
sulle istituzioni''. (LA VELA, pag. 251, Euro 20,00).
Quando il 23 maggio del 2018 Giuseppe Conte sale verso il
Quirinale per ricevere l'incarico di presidente del Consiglio,
nessuno sa chi sia il professore che viene ricevuto dal
presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il Capo dello
Stato gli prende le misure ed inizia coì un rapporto nel quale
il primo ''è in eterno divenire'', il secondo è sempre uguale a
se stesso, come Eraclito e Parmenide scrive Paolo Armaroli.
Armaroli, già ordinario di Diritto pubblico, politico e
capogruppo di An, membro della Bicamerale D'Alema per le riforme
costituzionali, scrive da anni suoi quotidiani, da Il Tempo, a
Il Giornale, fino a Il Dubbio a cui collabora ancora oggi.
Attraverso il racconto della quotidianità delle istituzioni ne
segue passo passo le evoluzioni come fa in questo volume, in cui
ripercorre i momenti che hanno messo a confronto due
protagonisti delle istituzioni in fasi diverse, anche
contrastanti. Infatti la prima volta che Conte sale al Colle è
stato indicato da Luigi Di Maio e Matteo Salvini, poi il 9
settembre 2019 Conte torna a parlare alle Camere, ringraziando
prima di tutto Mattarella ma per guidare ''con disciplina e
onore'' un governo ora sostenuto da 5 Stelle e Pd.
''Il teatro della democrazia, vale a dire il nostro
Parlamento, è bene che non spenga mai le luci. Perchè,
einaudianamente, è consigliabile che anche i cittadini conoscano
prima di deliberare'', e la preoccupazione dell'autore è che la
vicenda Covid non riporti indietro le istituzioni che lui
racconta dall'interno crisi dopo crisi, che non si esauriscono
mai. ''Stando così le cose, Mattarella, nelle sue vesti di
commissario alle crisi ministeriali non ha motivo di affacciarsi
sul palcoscenico del Quirinale. Mentre l'altro Mattarella, il
rappresentante dell'unità nazionale, continuerà ad esercitare la
sua funzione pedagogica. Sotto questo profilo, non c'è dubbio,
che il Presidente avrà ancora molte cose da dire''. E Armaroli
ce le racconterà.
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