Il libro 'Il cagnone' di Federico
Bini su Giancarlo Mazzuca, grande direttore, giornalista e
politico, "racconta un'epoca bella. Il 'Cagnone' è uno
personaggi caratteristici della nostra città e come disse un
celebre democristiano che era stato paragonato a Lassie, Mariano
Rumor, non mi dispiace essere paragonato a Lassie che era un
cane buono, onesto e fedele. E così è stato 'il Cagnone' che ha
onorato il giornalismo, la politica, ai vertici del servizio
pubblico radio televisivo e che oggi onoriamo qui a Bologna
com'è giusto che sia". Lo ha detto il senatore del Pd, Pier
Ferdinando Casini, nel corso della presentazione del libro di
Federico Bini 'Il Cagnone, Giancarlo testimone di due secoli',
edito da Minerva.
Il libro racconta "tutta mia vita giornalistica, un'esistenza
piena di colpi di scena e incontri importanti e un periodo che
forse è passato per sempre - aggiunge Mazzuca - . Il giornalismo
è cambiato molto: allora si potevano incontrare grandissimi
personaggi della politica, dell'economia, dello sport. Oggi è
molto più difficile".
Tanti i grandi personaggi che vengono raccontati, sempre con
ironia, nelle pagine del libro, da "Montanelli che - racconta
Mazzuca - è stato il mio grande maestro e a cui devo tutto. Mi
ha preso in simpatia, tanto da farmi diventare il suo vice
direttore, ma anche perché sono romagnolo con Leo Longanesi, che
è stato il suo maestro insieme a Giuseppe Prezzolini". Tra i
grandi del giornalismo, "anche Gianni Brera, direttore del
Guerin Sportivo, che è stato un principe del giornalismo
sportivo". Nonostante i tanti incontri e i tanti capitoli della
storia italiana che ha raccontato, Mazzuca resta "sempre legato
alla Romagna, amarcord".
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