(di Mauretta Capuano)
Piccoli editori indipendenti e
giovani autori entrano nella dozzina del Premio Strega 2025. Tra
i big in pole position Andrea Bajani con 'L'anniversario'
(Feltrinelli), proposto da Emanuele Trevi, Nadia Terranova con
'Quello che so di te' (Guanda), proposto da Salvatore Silvano
Nigro e Paolo Nori con Chiudo la porta e urlo' (Mondadori),
proposto da Giulia Ciarrapica. In corsa per la cinquina anche
Elisabetta Rasy con 'Perduto è questo mare' (Rizzoli) e Wanda
Marasco con 'Di spalle a questo mondo' (Neri Pozza). Ha fatto
un po' rumore l'esclusione di Einaudi che con non è entrata tra
i dodici - annunciati oggi a Roma dalla presidente del Comitato
direttivo, Melania Mazzucco - con 'I giorni di vetro' di
Nicoletta Verna proposto da Elena Stancanelli. L'anno scorso la
casa editrice dello Struzzo aveva vinto con Donatella Di
Pietrantonio. Fuori anche Adelphi con 'Paradiso' di Michele
Masneri e La nave di Teseo che aveva candidati 'Aqua e tera' di
Dario Franceschini, 'Cinquantun giorni' di Andrea Moro e 'Il
dono dell'amore' di Raffaele Nigro. Non ce l'ha fatta neppure
Antonella Cilento con 'La babilonese' (Bompiani).
Cinque le autrici e sette gli autori scelti tra gli 81 proposti
tra cui figurano Giorgio van Straten con 'La ribelle. Vita
straordinaria di Nadia Parri' (Laterza), Saba Anglana con La
signora Meraviglia (Sellerio), Deborah Gambetta 'Incompletezza.
Una storia di Kurt Godel(Ponte alle Grazie).
"I titoli candidati all'edizione 2025 del Premio Strega
rispecchiano nell'insieme una pluralità di generi e generazioni.
Ogni gamma della prosa contemporanea è rappresentata: romanzo,
memoir, narrativa non-fiction, graphic novel, romanzo
biografico, giallo, noir, thriller, distopico (ma nessun
fantasy)" ha spiegato Melania Mazzucco. "Tuttavia i romanzi veri
e propri non sono la maggioranza. Predomina il racconto dell'Io:
la cosiddetta autofiction o l'autobiografia vera e propria che
si ricorre, coi suoi fasti e le sue miserie.
"Il leit motiv di quest'anno è la follia. Sbriciolamento
dell'Io, depressione, crollo psichico. Nel 2025 la salute
mentale è un'emergenza sociale, ma anche letteraria" ha
sottolineato Mazzucco.
Per quanto riguarda la lingua, "tranne che in pochi ambiziosi
romanzi simbolisti o sperimentali, si tratta perlopiù di un
italiano funzionale. Il dialetto, impiegato nella narrativa di
consumo come vezzo di colore, quasi un arredo di scena, diventa
ormai nei romanzi di ambientazione contemporanea una scelta
voluta di personaggi italofoni, il ricordo (anche polemico o
comico) delle radici nella piccola patria, ormai aperta al mondo
globale" ha spiegato la presidente del Comitato direttivo.
Tra i giovani autori in corsa il ventenne barese Elvio Carrieri
con 'Poveri a noi' pubblicato da Ventanas, l'esordio di Michele
Ruol, medico anestesista e autore per il teatro con 'Inventario
di quel che resta dopo che la foresta brucia' (TerraRossa),
proposto da Walter Veltroni. Ci sono anche Valerio Aiolli con
Portofino blues (Voland), Renato Martinoni con Ricordi di suoni
e luci. Storia di un poeta e della sua follia (Manni). "C'è una
grande vivacità da parte dei piccoli e medi editori nel proporre
tanti bei libri e autori giovani" ha sottolineato Giovanni
Solimine, presidente della Fondazione Bellonci. "La media delle
traduzioni è di almeno 15 lingue e quelle slave sono
straordinariamente presenti" ha sottolineato il direttore della
Fondazione Stefano Petrocchi presentando una ricerca
sull'effetto Strega all'estero.
La proclamazione della cinquina finalista si terrà mercoledì 4
giugno al Teatro Romano di Benevento. La serata finale sarà
giovedì 3 luglio nel giardino del Museo Nazionale Etrusco di
Villa Giulia e in diretta televisiva su Rai3. I libri in gara
concorreranno alla dodicesima edizione del Premio Strega Giovani
e saranno letti e votati da una giuria composta da oltre mille
studentesse e studenti provenienti da 105 scuole secondarie
superiori in Italia e all'estero. La proclamazione del libro
premiato si terrà il 3 giugno nel territorio di Caivano.
Oltre trenta le date dello Strega Tour a cui si aggiunge alla
vigilia della serata conclusiva, un silenti book party, il 2
luglio al Museo Maxxi di Roma, organizzato dalla Scuola Holden.
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