(di Patrizia Vacalebri)
CONFIMI INDSTRIA IN COLLABORAZIONE
CON TRECCANI - "INVENTARIO - IL LINGUAGGIO DELLA MANIFATTURA" -
(Edito da Confimi Industria, pp 120, euro 10 ma si può chiedere
gratuitamente in associazione) Con la prefazione del ministro
delle imprese e del Made in Italy Adolfo Urso e del saggista
Raffaele Alberto Ventura, "Inventario - Il linguaggio della
manifattura", è il racconto, in parole, del sistema produttivo
italiano: L'industria manifatturiera in 500 termini.
Un'opera voluta da Confimi Industria (associazione di piccole e
medie imprese) e realizzata con il contributo di Treccani che ha
sviluppato le definizioni delle 26 parole poste in apertura dei
capitoli e che sono tratte dalla banca dati della sua
enciclopedia e del suo vocabolario - pensata per rendere omaggio
alla vita quotidiana delle piccole e medie imprese nella
Giornata Nazionale del Made in Italy.
Il vocabolario raccoglie termini chiave del lavoro
manifatturiero, esplorando il legame tra linguaggio, identità e
innovazione. Il volume offre una prospettiva sulla cultura del
fare, restituendo dignità e valore alle parole che raccontano il
Made in Italy. Più di un dizionario, è una narrazione della
nostra storia produttiva che racconta il mondo della produzione
italiana attraverso 26 capitoli e oltre 500 parole emblematiche,
esplorando il legame tra linguaggio, identità e innovazione. Il
volume, realizzato con il contributo di Treccani, è una mappa
del lessico della manifattura, che attraversa epoche e
territori, dalla tradizione al futuro. Le parole del lavoro non
sono solo strumenti di comunicazione, ma rappresentano processi,
mestieri e saperi tramandati. Il libro celebra il valore della
cultura manifatturiera italiana e la ricchezza del suo
linguaggio, tra precisione tecnica e ironia, tra dialetto e
neologismi.
Le parole presenti appartengono a diverse categorie
linguistiche, a testimonianza della varietà e della complessità
del lessico del lavoro italiano.
Per i dialetti locali, ci sono termini usati nelle diverse
regioni italiane per indicare strumenti, ruoli e dinamiche
lavorative. Esempi: barachin (Piemonte, contenitore per il
pranzo), bocia (Veneto, apprendista), mescià (Piemonte, capo
officina). Definizioni ironiche, ovvero giochi di parole e
descrizioni che svelano, con leggerezza, le dinamiche del lavoro
e dell'impresa. Esempi: budget - "Lo fai con entusiasmo, poi lo
rivedi, lo riduci, lo stracci." Leadership è "L'arte di
delegare tutto e prendersi il merito di ciò che funziona."
Linguaggio tecnico di settore, cioè termini legati ai processi
produttivi e industriali dei differenti settori del
manifatturiero, dei servizi connessi all'imprese. Esempi:
alesatura (rifinitura dei fori nella meccanica di precisione),
rullatura (finitura superficiale dei metalli), jit (just in
time, gestione della produzione). Linguaggio della
rappresentanza: parole chiave della politica industriale e delle
organizzazioni imprenditoriali. Esempi: corpi intermedi
(strutture associative tra imprese e istituzioni), Confimi
Industria (associazione di piccole e medie imprese). Tra i
neologismi, termini di recente introduzione nel linguaggio
produttivo e aziendale figura "great resignation" (fenomeno
delle dimissioni di massa), blockchain (tecnologia per la
tracciabilità dei dati), coworking (spazi di lavoro condivisi).
Tr ale definizioni Treccani, parole analizzate con rigore
enciclopedico, per una visione storica e linguistica si sono
fabbrica, manifattura, norma, sindacato.
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