Con Roberta Metsola, la presidente del Parlamento europeo che sarà insignita del premio per le istituzioni europee, torna il Premio Biagio Agnes, il riconoscimento internazionale di giornalismo e informazione, che quest'anno celebra la sua 15/a edizione, condotto ancora da Mara Venier e Alberto Matano, il 23 giugno in piazza del Campidoglio a Roma e il 4 luglio in onda in seconda serata su Rai1. Ospiti, Al Bano, Fausto Leali e Arisa. "Un'edizione importante - racconta Simona Agnes, anima del premio e della Fondazione Agnes - Con questo riconoscimento mio padre voleva valorizzare, esaltare, difendere la professione dei giornalisti, che era la sua professione e la sua passione. Noi oggi portiamo avanti il suo messaggio di rigore, serietà, impegno, concentrazione. Soprattutto di libertà, nel dare le informazioni, nel fare giornalismo e nel dare comunicazione corretta e giusta, imparziale e veritiera. Questo è il nostro impegno. Grazie alla presenza della presidente Metsola - poi - che ogni giorno lavora per la pace, non solo il Premio va oltre i confini nazionali e guarda all'Europa, ma avremo modo di parlare anche della guerra così vicina e delle donne, soprattutto delle donne iraniane che combattono ogni giorno per la loro libertà". "Biagio Agnes era un uomo, un servitore dello Stato", ricorda l'Ad Rai Roberto Sergio, alla presentazione insieme al direttore Rai Intrattenimento Prime Time, Marcello Ciannamea, e all'assessore ai Grandi Eventi, Sport e Turismo del Comune di Roma, Alessandro Onorato. "Ricordarlo attraverso la Fondazione a lui intitolata con la giuria del premio presieduta da Gianni Letta - prosegue l'Ad - credo sia il modo giusto per rialimentare il valore di servizio pubblico della nostra azienda". "La Rai di oggi - aggiunge Letta - deve tanto ad Agnes, ma anche quella di domani". Tra i premiati di quest'anno, gli inviati Stefania Battistini del Tg1 e Lorenzo Cremonesi del Corriere della Sera, per il loro racconto sul campo e la testimonianza lucida e dolorosa del conflitto tra Ucraina a e Riussia (Premio reporter di guerra); Francesca Paci, cronista della Stampa, per il suo racconto sulla lotta delle donne iraniane (Premio carta stampata). Ma anche il grande mattatore di Viva Rai2! Fiorello (Premio per la televisione); il fenomeno ormai cult Mare Fuori (Premio generazione streaming); Il nostro generale, con Sergio Castellitto, dedicato al ricordo del generale Dalla Chiesa (Premio fiction); Dante, il film sul poeta di Pupi Avati (Premio cinema); il giurista Sabino Cassese (Premio saggista e scrittore); la giornalista del Corriere della Sera Margherita De Bac (Premio divulgazione scientifica); Cecilia Sala, giornalista del Foglio, Chora Media e il format di Rai Radio3 Voci in barcaccia. Largo ai giovani! condotto da Enrico Stinchelli e Michele Suozzo (rispettivamente Premio Generazione Podcast e Premio per la radio); e Silvia Boccardi di Will Media (Premio Generazione digitale promosso dal Dipartimento per l'informazione e l'editoria della presidenza del Consiglio dei ministri). "L'ho presentato a Roma l'anno scorso, ma anche a Sorrento, Capri. Per me condurre questo Premio è già come ricevere un riconoscimento - racconta Mara Venier -. Ogni volta che me lo affidano è come se mi dicessero: brava, hai fatto bene anche quest'anno". "Per me è l'ottava volta - aggiunge Matano - è un patto di fiducia che si rinnova. Noi oggi siamo qui in memoria di un grande direttore generale di questa azienda. Ed è grazie a queste persone se il servizio pubblico è così radicato e cruciale nel racconto del Paese".
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