MIMMO PESCE, MIO FIGLIO E' UNO
SGUSCIATO. SETTE PAROLE E 1/2 SULL'AUTISMO (De Agostini, pp.
192, 15.90 euro). Guscio, superpoteri, scuola, festa, felicità,
sfide, domani: sono sette (più una piccola sorpresa finale) le
parole che Mimmo Pesce, autore di "Mio figlio è uno sgusciato"
(De Agostini, dal 13 settembre), sceglie per provare a
descrivere ciò che Tommaso, suo figlio, e tutti i ragazzi che
come lui sono autistici vivono nella quotidianità.
L'autore, uno dei volti di punta delle trasmissioni sportive
di Telelombardia, Antenna 3 e Top Calcio 24, noto per le sue
acclamate telecronache del Napoli, trascina il lettore dentro la
realtà di quelli che chiama gli 'sgusciati', in cui suoni,
colori ed emozioni passano attraverso un guscio speciale, simile
a quello di una tartaruga, che i ragazzi autistici usano per
sentirsi protetti dal mondo esterno, spesso incapace di
comprenderli. Tante le situazioni descritte, per provare ad
avvicinarsi a Tommi e alle sue azioni senza pregiudizi: si potrà
scoprire cosa spinge papà Mimmo e suo figlio a presentarsi tutti
i giorni in gelateria, in estate come in inverno, sotto il sole
o una pioggia torrenziale, o perché Tommi è così fissato con i
cartoni animati della Disney.
Con l'introduzione di Elio, il libro permette di entrare
nella vita di un padre e un figlio molto legati, e di una
famiglia meravigliosa, nella profondità di una storia vera che
fa commuovere e sorridere al tempo stesso.
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